Month: August 2019

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Dal 20 al 22 aprile 2018 tornano nel Garda Trentino gli Adventure Awards Days, il festival dell’avventura e dell’esplorazione. Tra gli ospiti Simone Moro, Jeremy Collins, Jane Goodall, Nicolas Favresse, Emilio Previtali, Dino Lanzaretti, Jakub Rybicki, Valeria Mosca, Igor D’India e molti altri. Le pareti verticali saranno la scenografia della terza edizione di Arco Rock Star, il contest internazionale di fotografia di arrampicata. Novità della terza edizione il premio speciale La Sportiva Anniversary.

Il 21 e 22 aprile le pareti verticali del Garda Trentino saranno la scenografia della terza edizione di Arco Rock Star, il contest internazionale di fotografia di arrampicata. Due giorni durante i quali atleti e fotografi andranno alla ricerca della foto che descriva il gesto atletico, ma anche il paesaggio e tutto ciò che ruota attorno all’arrampicata – dalla fatica ai sorrisi, dai tramonti alle birre. Insomma, una storia di passione per il verticale e per la fotografia.

Due le categorie, Pro, selezionati a invito tra i nomi di spicco della fotografia outdoor in tutta Europa e oltre, e Open, che a breve potranno invece iscriversi attraverso il sito www.arcorockstar.it o direttamente ad Arco prima dell’evento.

Per ogni team, un fotografo e un massimo di tre atleti. Ogni team dovrà presentare scatti capaci di descrivere il gesto atletico, ma anche tutto ciò che l’arrampicata significa, come l’ambiente, l’amicizia, l’avvicinamento, la fatica e il divertimento.

La migliore fotografia della categoria Open riceverà un premio di € 500, mentre le migliori foto della categoria Pro (ogni team dovrà presentarne 4, che saranno valutate nel loro insieme) saranno premiate con € 1500. Ai secondi e ai terzi classificati premi in materiale.

Novità della terza edizione è il premio speciale “La Sportiva Anniversary”, con cui Arco Rock Star celebra i 90 anni di La Sportiva.

Aperto alle categorie PRO e OPEN, il contest “Anniversary” sarà un tributo all’arrampicata e all’alpinismo del passato, sostenuto fin dai suoi albori dal brand trentino. La foto premiata, a tema arrampicata, sarà quella che con maggiore fantasia, emozione e bellezza racconterà l’essenza dell’alpinismo di un tempo attraverso atmosfera, capi o attrezzatura. Nessun vincolo tematico oltre a questo.

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Arco Rock Star avrà inizio sabato 21 aprile al mattino e le foto dovranno essere consegnate entro le 15 di domenica 22. La giuria valuterà le immagini e la premiazione si terrà all’orario aperitivo di domenica. Venerdì 20, il brief, non obbligatorio, con i team: un’occasione anche per bere una birra insieme prima di prendere lo zaino, la corda e la macchina fotografica.

L’evento si svolge durante gli Adventure Awards Days, il festival internazionale dell’esplorazione, la cui settima edizione si terrà dal 20 al 22 aprile nel Garda Trentino: avventure e spettacoli, attività e incontri con grandi viaggiatori, amanti dell’avventura e esploratori si daranno appuntamento per condividere storie, esperienze e passioni. Sul palco, ogni sera, i grandi nomi dell’esplorazione e dell’alpinismo internazionale come Simone Moro e Emilio Previtali, Jeremy Collins, Nicolas Favresse e Dino Lanzaretti, Jane Goodall, Jakub Rybicki, Valeria Mosca e Igor D’India.

Il Garda Trentino,̀ mondo di acqua, rocce e natura dai profumi mediterranei incastonato in una corona di pareti verticali, diventa il palcoscenico ideale per un appuntamento rivolto ad una platea sempre più ampia di appassionati dello stile di vita e della vacanza outdoor.

Un evento supportato da Garda Trentino, La Sportiva, CT Climbing Technology e F-Stop Gear.

Il programma completo dell’evento è disponibile al sitowww.adventureawards.it e www.arcorockstar.it

Da giovedì 3 a domenica 6 maggio 2018 il più grande raduno di arrampicata boulder del mondo va in tour: per la prima volta approderà a Cresciano, una delle mecche del bouldering mondiale, e a Lugano per l’ MBB Street Boulder.

La conferma definitiva e ufficiale da parte dell’ MBB Street Boulder Lugano e del Comune di Riviera e Patriziato di Cresciano è arrivata: ora è tutto vero, il Melloblocco 2018 si farà! E sarà assolutamente speciale.

Quest’anno, per la sua 15esima edizione, il Mello e i Melloblocchisti andranno in tour, scavalcheranno le Alpi per approdare a Cresciano e Lugano, nel Canton Ticino, in Svizzera. Così, da giovedì 3 a domenica 6 maggio 2018, il più grande raduno boulder mondiale vivrà tutta la sua voglia di felicità e di arrampicata in uno dei più celebri, e anche mitici, paradisi del bouldering internazionale.

Di giorno si arrampicherà sui magici blocchi del bosco di Cresciano ma anche in città a Lugano. Poi di sera la Boulder Arena, il grande villaggio dei Melloblocchisti, animerà Piazza Manzoni e Piazza Riforma proprio nel cuore pulsante di Lugano. Insomma, come in uno dei più classici ed imperdibili Melloblocco. A stimolare questo viaggio sono stati gli organizzatori del MBB Street Boulder Lugano. Un invito che è stato accolto con gioia da tutto il team storico del Melloblocco. Il Mello 2018 va in tour, dunque. Per conoscere, per arrampicare, per incontrarsi, per dire ancora una volta ci siamo!

E’ quasi inutile ribadire che è una grande novità: per la prima volta dal 2004 il grande happening del boulder mondiale esce dalla Val Masino e dalla Val di Mello. Allo stesso tempo però, va detto che anche questa è un’altra tappa che si inserisce a pieno titolo nel grande viaggio del Mello. Sempre colmo di aspettative, speranze, sfide ma anche felicità e voglia di stare assieme. Un’avventura che continua, per coniugare lo spirito libero del boulder e dei boulderisti alla voglia di scoperta, di natura incontaminata e di condivisione che è propria dell’arrampicata e delle grandi passioni.

Il Mello come un’idea. Anzi il Mello vissuto come un’idea e uno spirito. E’ questo che ha spinto, e convinto, il team storico del Melloblocco ad accettare il lungimirante invito del MBB Street Boulder di Lugano per questa grande edizione “viaggiante” del Mello. Una scelta che vuole far vivere ed evolvere il Melloblocco e che conferma l’anima internazionale del boulder, sposandone ancora una volta la forza e la voglia di esplorare sempre nuovi orizzonti. Per questo sarà un Melloblocco speciale e, come sempre, un vero Melloblocco per l’arrampicata e per tutti!

Team Melloblocco – Team MBB Street Boulder Lugano

Tutte le info, i programmi, le iscrizioni su:
www.melloblocco.it / http://streetboulder.balmelli-sport.ch

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Dal 25 al 27 maggio 2018 si svolgerà la 6a edizione del Dolorock Climbing Festival ovvero la festa dell’arrampicata al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo (Dolomiti).

Dal 25 al 27 maggio si svolge la sesta edizione del climbing festival delle Tre Cime di Lavaredo. In questo evento, che intende superare le barriere linguistiche, culturali e geografiche, per tre giorni ci si arrampica, si festeggia e si discute. Questo evento è dedicato alla diversità, tolleranza e alla discussione critica di temi correlati all’arrampicata e l’alpinismo. Nel corso degli anni, il Dolorock è diventato uno dei maggiori eventi di arrampicata in Europa.

Il festival, organizzato dall’associazione dell’Alta Pusteria “Gamatzn”, quest’anno è inaugurato da un evento culturale davvero particolare. Venerdì 25 maggio, alle 21:00, presso la palestra di arrampicata di Dobbiaco sarà allestito un cinema drive-in, dove si proietterà un film cult della storia dell’arrampicata. Per sapere quale, occorrerà attendere, il comitato organizzativo serba il segreto…

Sabato 27 maggio, dalle 8:30 alle 17:00 si svolge il Dolorock Red Point Fight nelle falesie della Val di Landro. Per ogni arrampicata libera vengono assegnati punti, le 5 vie migliori sono decisive per la valutazione. Le categorie previste (maschile e femminile) sono: professionisti, dilettanti (valore medio), giovani e 50+.

Alle 19:30, infine, nella tensostruttura della Dolorock Arena (presso il Grand Hotel di Dobbiaco) si svolgono le premiazioni con tanti premi in natura. Chi ancora non ha soddisfatto la sua voglia di arrampicarsi può sfidarsi nel Zlagboardcontest. Degli stand gastronomici si occupa il Circolo Culturale. Dopo le premiazioni, parte la mitica climbers’ party con il complesso “Cindy & the rock history”. Chi non desidera tornare a casa può montare la tenda al Campeggio Dolorock.

La domenica inizia nel migliore dei modi, con il climbers’ brunch dalle 8:30 alle 11:00 nel tendone Dolorock. Alle 11:00, “Yoga con Karin” e “Massage techniques for climbers” aiutano a rimettere in sesto le membra ancora stanche. Sempre alle 11:00 è in programma anche il “Gamatzn Kids Climbing”, un corso introduttivo gratuito per bambini nella palestra di arrampicata outdoor presso il Caravan Park Sesto.

Per iscriversi alla competizione di sabato cliccate su www.dolorock.com
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SCHEDA: Grotta di Landro, Alto Adige

Coppa del Mondo di scialpinismo 2018: ieri a Madonna di Campiglio Michele Boscacci ha vinto sia la gara Sprint sia la Coppa del Mondo Overall 2018. A dominare la gara femminile la francese Laetitia Roux.

Brilla il tricolore sotto i riflettori del Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio, prestato per una sera all’ultima gara sprint di sci alpinismo della Coppa del Mondo Ismf. E brilla soprattutto la stella di Michele Boscacci che ieri si è aggiudicato la gara sprint e pure la Coppa del Mondo Overall 2018, complice la squalifica del rivale Robert Antonioli per aver utilizzato sci troppo leggeri rispetto al peso minimo consentito dal regolamento. Il trionfo dell’Italia è completato dal secondo posto in rimonta nella finale del valdostano di Torgnon Nadir Maguet, dalla vittoria nella under 23 di Nicolò Ernesto Canclini e dal secondo posto sempre fra le espoir della bellunese di Padola Alba De Silvestro.

In campo femminile affermazione di forza della francese Laetitia Roux, che ha dominato la gara sin dalle prime battute sulla scalinata ed amministrando nel rimanente tratto del percorso, precedendo la svizzera Marianne Fatton (prima under 23) e la spagnola Marta Garcia Farres. Quarta Alba De Silvestro partita a rilento e in recupero nella parte centrale, davanti all’altra italiana, la cuneese Katia Tomatis.

Davvero emozionante la finale senior maschile a sei, con Michele Boscacci del Centro sportivo Esercito e Nicolò Canclini a fare subito l’andatura sulle inversioni, disturbati dal grintoso svizzero Iwan Arnold. Nel tratto verticale con gli sci nello zaino Boscacci aumenta il ritmo, Canclini fatica, Arnold resiste e Maguet rimonta dal quinto al secondo posto, conquistato proprio nell’ultimo tratto. Nella discesa non cambiano le posizioni, anzi aumentano i distacchi. Primo il forte skialper di Albosaggia Michele Boscacci, secondo Nadir Maguet, terzo Iwan Arnold, quindi il francese William Bon Mardion e Nicolò Ernesto Canclini. Il valtellinese è dunque il primo under 23, davanti allo svizzero Arnaud Gasser e al francese Thibault Anselmet. Prima espoir Marianne Fatton, davanti ad Alba De Silvestro e alla francese Lena Bonnel.

Uscito in semifinale per un’inezia il senior trentino di Molveno Federico Nicolini, terzo fino all’ultima curva e beffato per pochi metri dal rivale svizzero. Il talentuoso Davide Magnini è stato eliminato in qualifica. Troppo stanco in questo finale di stagione, considerando che poche ore prima ha pure discusso un esame universitario.

Spettacolare il tracciato di gara allestito dai tecnici dell’Ismf assieme agli organizzatori del Comitato 3Tre e dell’ApT di Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena. Lungo i 600 metri di sviluppo (95 metri di dislivello) è stato predisposto un primo tratto con una serie di inversioni, quindi cambio assetto con gli sci nello zaino per affrontare una lunga scalinata realizzata con assi di legno inserite nella neve, a seguire altra breve via con 4 inversioni prima di giungere sul punto più alto, dove era previsto l’ultimo cambio pelli prima di cimentarsi nella discesa con tanto di porte da slalom gigante e fuoriuscita nel bosco.

Due podi per l’Italia sono giunti dalle categorie junior, che hanno affrontato un tracciato leggermente ridotto con un dislivello di 74 metri. In campo femminile a trionfare è stata Giulia Murada, valtellinese di Albosaggia, che ha costruito la sua vittoria sul tratto più impegnativo delle scalinate, dove è riuscita a staccare la leader di Coppa, la francese Justine Tonso. Piazza d’onore al maschile invece per il valtellinese di Lanzada Giovanni Rossi, che ha avuto un inconveniente tecnico nel primo tratto di inversioni, partendo per ultimo nella finale, ma recuperando con determinazione fino alla piazza d’onore, alle spalle dello svizzero Arno Lietha. Quarto posto poi per l’altro valtellinese Stefano Confortola. Buona prova anche per la fassana di Campitello Giorgia Felicetti, che ha concluso la finale quinta, dopo aver superato brillantemente le qualifiche.

Sabato giornata di riposo e dedicate alle premiazioni della sprint per le Finali di Coppa del Mondo di Campiglio, che torneranno domenica mattina per l’atto conclusivo sul percorso della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta per la prova individual che assegnerà anche i titoli assoluti 2018 Ismf.

CLASSIFICHE SPRINT
Senior Men
1. Michele Boscacci (ITA)
2. Nadir Maguet (ITA)
3. Iwan Arnold (SUI)

Senior Women
1. Laetitia Roux (FRA)
2. Marianne Fatton (SUI)
3. Marta Garcia Farres (ESP)

Espoir Men
1. Nicolo’ Canclini (ITA)
2. Arnaud Gasser (SUI)
3. Thibauld Anselmet (FRA)

Espoir Women
1. Marianne Fatton (SUI)
2. Alba De Silvestro (ITA)
3. Lena Bonnel (FRA)

Junior Men
1. Arno Lietha (SUI)
2. Giovanni Rossi (ITA)
3. Baptiste Ellmenreich (FRA)

Junior Women
1. Giulia Murada (ITA)
2. Justine Tonso (FRA)
3. Ekaterina Osichkina (RUS)

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Il corto di Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin che analizza le sfide affrontate nella produzione di Free Solo, il film che documenta la salita senza corda di Alex Honnold su Freerider a El Capitan, Yosemite, USA

“Avevamo questa domanda etica: era più probabile che cadesse quando eravamo lì perché potevamo essere una distrazione, oppure quando era lì da solo?” E ancora “Sono consapevole che una telecamera cambi la dinamica in qualche modo. E quando i margini di successo e insuccesso sono molto, molto sottili, non sai mai che cosa possa spostare l’ago della bilancia.”

Questi sono soltanto alcuni dei dubbi affrontati da Jimmy Chin e sua moglie Elizabeth Chai Vasarhelyi, i due che hanno e diretto e fatto le riprese di Free Solo, il pluripremiato film che documenta Alex Honnold e la sua straordinaria salita senza corda di Freerider su El Capitan nel giugno del 2017.

Adesso il New York Times ha pubblicato questo corto che secondo Chin “analizza le sfide che abbiamo affrontato per filmare le riprese e come abbiamo affrontato alcune domande etiche riguardanti le riprese di qualcosa di così pericoloso come scalare El Capitan senza corda.” Il corto contiene anche dei filmati inediti non inclusi nel film.

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Venerdì 27 luglio 2018 Arco Rock Legends festeggia la sua XIII edizione assegnando il prestigioso Climbing Ambassador by Dryarn di Aquafil a Reinhold Messner. Per gli oscar dell’arrampicata sportiva su roccia del Wild Country Rock Award sono in lizza Angela Eiter, Alexander Megos, Adam Ondra. Mentre per il La Sportiva Competition Award sono stati nominati Romain Desgranges, Janja Garnbret, Reza Alipour Shenazandifard.

Reinhold Messner. Adam Ondra, Angela Eiter e Alexander Megos. E se non bastasse, Romain Desgranges, Janja Garnbret e Reza Alipour Shenazandifard. E’ questa la lista degli ospiti, davvero stellari, che quest’anno saliranno sul palco degli Arco Rock Legends, l’ambito premio che da 13 anni assegna ad Arco (Tn) quelli che sono ormai riconosciuti internazionalmente come gli oscar dell’arrampicata sportiva.

Come da tradizione sono in palio tre premi: il Wild Country Rock Award per il climber che più si è distinto sulla roccia; il La Sportiva Competition Award per il climber che più ha lasciato il segno nella scorsa stagione agonistica; il Dryarn Climbing Ambassador per chi ha contribuito alla promozione dell’arrampicata nel mondo. Ed è proprio per questo terzo prestigioso premio arriva l’indiscusso re degli 8000 Reinhold Messner che, prima di diventare il primo a scalare tutti i 14 ottomila, ha esplorato i limiti dell’arrampicata come nessun altro. Ne è prova oltre al suo palmares, che elenca un’attività su roccia che aveva pochi uguali, anche la sua capacità di mutuare l’esperienza dell’arrampicata e dei suoi insegnamenti verso orizzonti più ampi. Ma andiamo per ordine.

Wild Country Rock Award
Angela Eiter, Alexander Megos e Adam Ondra. Questi, in ordine alfabetico, sono i tre climber selezionati dalla giuria di 12 riviste internazionali che nella prima fase del premio hanno scelto chi nell’arrampicata, in falesia oppure sui boulder, li ha colpiti maggiormente. Ovviamente non poteva mancare la 31enne Angela Eiter, che nell’ottobre del 2017 è diventata la prima donna al mondo a salire una via d’arrampicata sportiva gradata 9b, annunciando con La planta de shiva, a Villanueva del Rosario in Spagna, un nuovo regno di difficoltà femminile. La super campionessa delle gare di arrampicata – e per inciso vincitrice del primo La Sportiva Competition Award nel 2006 – si candida quindi per questo premio della roccia con una performance assolutamente storica. E non poteva nemmeno mancare lui, il velocista della roccia Alexander Megos che ha colpito andando a segno con una serie di strabilianti ripetizioni fino al 9a+ e la prima libera di Perfecto Mundo a Margalef in Spagna. Ovvero del quarto 9b+ al mondo, liberato dopo… soli 15 giorni. Una velocità impressionante del vincitore di questo premio nel 2015 che non poteva essere ignorata. E parlando di salite storiche che non potevano essere ignorate, viene subito in mente Silence di Adam Ondra, il primo 9c al mondo e quindi la via d’arrampicata sportiva più difficile del pianeta terra, corteggiata a lungo nella grotta di Flatanger in Norvegia. Nello stesso anno il 4 volte vincitore di questo premio ha liberato altri due 9b e, forse più impressionante ancora, ha centrato la prima mondiale in stile flash di una via d’arrampicata sportiva gradata 9a+. C’è da aggiungere altro?

La Sportiva Competition Award
Per il premio che analizza la stagione 2017 delle competizioni d’arrampicata le riviste internazionali della Giuria hanno suggerito due nomi nuovi ed un volto conosciuto. Il volto conosciuto è quello della slovena Janja Garnbret che con supremazia e sicurezza si è aggiudicata l’oro nella Coppa del Mondo Lead ed l’argento nella Coppa del Mondo Boulder, dimostrando un dominio ineguagliabile in diverse discipline. Ecco perché ha vinto l’anno scorso ed ecco perché è stata ricandidata per il 2018. I volti nuovi, precisiamo solo per questo premio visto che si tratta di due atleti super accreditati nei vari circuiti mondiali, sono invece quelli del francese Romain Desgranges e dell’iraniano Reza Alipour Shenazandifard. Desgranges, uno degli atleti più esperti della Difficoltà, si presenterà ad Arco con un sogno a lungo inseguito e finalmente coronato: la vittoria della difficilissima Coppa del Mondo Lead. In aggiunta vanta il titolo di Campione Europeo Lead, a conferma di una stagione assolutamente stellare. Anche Reza Alipour Shenazandifard arriva da una stagione da fuochi d’artificio: l’iraniano è uno specialista delle gare di velocità e, oltre aver vinto l’argento nella Coppa del Mondo Speed, ha acceso la pista verticale con una velocità tale da stabilire un nuovo record del mondo: soli 5.48secondi per salire 15 metri. Una velocità supersonica, da Guinness dei Primati.

Come da tradizione i vincitori del Wild Country Rock Award e del La Sportiva Competition Award saranno svelati venerdì 27 luglio durante la speciale serata di premiazione che, sin dalla prima edizione, è stata celebrato come notte degli Oscar dell’arrampicata. A condurre l’evento ci sarà come sempre la giornalista, dj e amica di lunga data di Arco, Kay Rush che inizierà la celebrazione invitando sul palco il vincitore del Climbing Ambassador by Dryarn di Aquafil assegnato ogni anno ad un personaggio che ha contribuito alla cultura dell’arrampicata nel mondo. E non poteva essere un “ambasciatore” più famoso e meritevole che Reinhold Messner, l’arrampicatore, alpinista ed esploratore che dagli anni ’60 ha influenzato il mondo verticale come nessun altro.

Reinhold Messner è il ponte ideale tra l’arrampicata e l’alpinismo ma anche l’esplorazione. Dopo centinaia di aperture in Dolomiti è stato il primo a superare il VIII grado in libera, sul Pilastro di Mezzo sul Sass de la Crusc, poi si è dedicato all’alta montagna ed è diventato il primo a salire in cima a tutti i 14 ottomila, sempre senza ossigeno supplementare e spesso per vie nuove. È stato il primo, insieme a Peter Habeler, a salire in cima all’Everest senza ossigeno supplementare ed è anche stato il primo a salire in cima all’Everest da solo. Le sue imprese sono semplicemente troppe da elencare, ma tutte sono come autentici sbarchi sulla luna. E’ per questo che venerdì ci sarà una serata che resterà nella memoria. Sarà un incontro che unirà le radici e il senso dell’arrampicata con il suo presente e il suo probabile futuro. Il tutto celebrato con la musica suonata dal vivo da Graziano Colella, Giorgio Gobbo, Sergio Marchesini e Debora Petrina accompagnati da una performance di danza di Elena Friso. Sarà una serata da Oscar. Da Arco Rock Legends insomma, assolutamente da non perdere.

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ALBO D’ORO VINCITORI ARCO ROCK LEGENDS
Salewa Rock Award:
Josune Bereziartu (2006), Patxi Usobiaga (2007), Adam Ondra (2008), Chris Sharma (2009), Adam Ondra (2010), Adam Ondra (2011), Sasha DiGiulian (2012), Adam Ondra (2013), Muriel Sarkany (2014), Alexander Megos (2015), Daniel Andrada (2016), Margo Hayes (2017)

La Sportiva Competition Award: Angela Eiter (2006), David Lama (2007), Maja Vidmar (2008), Kilian Fischhuber (2009), Akiyo Noguchi (2010), Ramon Julien Puigblanque (2011), Anna Stöhr (2012), Mina Markovič (2013), Urko Carmona Barandiaran (2014), Adam Ondra (2015), Mina Markovič (2016), Janja Garnbret (2017)

GIURIA INTERNAZIONALE 2018
Presidente:
Giorgio Balducci (regista RAI)
Riviste internazionali: Bergauf (AUT), Montana (CZE), Desnivel (ESP), Klettern (GER), Panorama, (GER), UP Climbing (ITA), Montagne 360? (ITA), Meridiani Montagne (ITA), Gazzetta dello Sport – PlayAlpinismo (ITA), Il Manifesto – In Movimento (ITA), Gory (POL), Risk (RUS)

Info:www.rockmasterfestival.com

Arrampicando in stile alpino dal 25 al 28 maggio 2018, gli alpinisti cechi Marek Holeček e Zdeněk Hák hanno aperto Lapse of Reason, una nuova via sul Kyajo Ri 6186 m in Nepal.

Dopo un tentativo fallito nella primavera del 2017 insieme a Ján Smoleň, nel giugno di quest’anno l’alpinista ceco Marek Holeček è tornato sul Kyajo Ri in Nepal per completare una nuova via iniziando sulla parete ovest e terminando sulla parete est.

Holeček si è recato nella regione del Khumbu con Zdeněk Hák, il suo compagno di cordata per la grande nuova via sul Gasherbrum nel autunno del 2017, e dopo aver preparato il materiale i due hanno bivaccato sotto la parete, pronti per iniziare la salita il giorno successivo. Rispetto all’anno precedente la parete era molto meno ricoperta di neve e ghiaccio e i due hanno salito roccia friabile non senza difficoltà, raggiungendo verso mezzogiorno e dopo circa 700 metri la cresta. Poco dopo Hák è stato colpito sul casco da un sasso, fortunatamente senza danni, e i due hanno effettuato un secondo bivacco su una piccola piattaforma da loro chiamata Eagles Nest, il Nido delle aquile.

Il giorno successivo l’arrampicata è stata caratterizzata nuovamente da roccia friabile e giusto quando i due pensavano di dove effettuare un terzo bivacco hanno visto la cima apparire attraverso le nuvole.“Abbiamo deciso di accettare questa offerta e abbiamo raggiunto la vetta con il sole che stava già tramontando. Poi, al crepuscolo, siamo scesi di trecento metri e abbiamo allestito il nostro confortevole bivacco per la notte.” Il giorno successivo i due sono tornati a valle.

La nuova via si chiama Lapse of Reason, è lunga 1600 metri e affronta difficoltà fino a M6, WI 4+, 3+UIAA, ED+.

Link: FB Marek Holecek, Mammut

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Le falesie estive della Corsica, dove arrampicare evitando il caldo. Di Thierry Souchard, a cura di Maurizio Oviglia

Ogni estate ricevo decine di messaggi di arrampicatori diretti in Corsica per le vacanze: dove possiamo andare a scalare con il caldo? Ci sono posti all’ombra? Dove posso trovare la tua guida? E’ vero, nel 2000 avevo fatto, su richiesta dell’editore Versante Sud, una guida delle falesie della Corsica. Inutile però cercarla, ormai è introvabile, esaurita da anni. Nel frattempo i corsi si sono organizzati ed hanno una loro guida, aggiornatissima, sulle falesie e sulle vie lunghe, non solo in francese ma anche tradotta in inglese. Quindi perché non girare la domanda direttamente ad uno degli autori più competenti delle guide della Corsica, Thierry Souchard? Ecco l’articolo che ha scritto sotto mia espressa richiesta con le ultime novità. Ogni altra informazione sulle guide attuali e su come ordinarle su questo sito escalade.corse.topo.free.fr e relativa pagina facebook.
(Maurizio Oviglia)

CORSICA VERTICAL di Thierry Souchard

Volendo credere ai meteorologi, il Dio che detiene i comandi dovrebbe mettere ogni anno sempre più carbone nella caldaia e le ondate di calore dovrebbero succedersi ogni estate, più lunghe e più intense (in media ovviamente). Da quel momento in poi noi, poveri arrampicatori estivi, stanchi di gocciolare di amarezza e sudore, siamo disperatamente in cerca di freschezza o almeno di qualche grado in meno. E lì, non ci son santi, c’è solo l’ombra che può salvarci, con se possibile un piccolo vento piacevole per asciugare le ascelle … o magari chissà, qualche posto in montagna. Fortunatamente la Corsica offre qualcuno di questi piccoli paradisi … Ecco una lista di falesie che possono essere frequentate quando il sole è particolarmente cocente (le vere falesie estive sono indicate).

Zona di Bastia :
E Torre: Ombra a partire dalle 11, avvicinamento breve. Livello medio 6a+ > 6b+
U Pignu – A Serra: falesia circolare, bisogna spostarsi con il sole. Livello medio 5c > 6b
U Pignu – di fronte al mare : ombra dalle 11, avvicinamento breve. Livello medio 6a+ > 6c
U Pignu – U Topu: falesia molto piccola con avvicinamento breve, ideale per lavorare una via. Livello 7a+> 8a
U Tipponu (falesia estiva): ombra sino alle 15, scalata piuttosto tecnica in placca. Avvicinamento inesistente ma un po’ troppo vicina alla strada. Livello medio 5c > 6b
Monte: ombra sino alle 13. Probabilmente la più bella falesia della Corsica! Arrampicata di continuità in leggero strapiombo. Livello medio 7a > 8a+

Balagne (Nord-Ouest de la Corse, verso Calvi):
Bonifatu – Le Bloc: ombra sino alle 11h. Avvicinamento rapido e fresco del fiume, 7 vie . Livello medio 5a > 6a e 7b
Bonifatu – Settore Melaghja : ombra dalle 15. Vie da 3 a 5 tiri + una decina di monotiri. Fiume sotto la falesia. Livello medio 5c > 6b
La Bibli: ombra verso mezzogiorno, avvicinamento veloce e mare ad un metro di distanza! (attenzione! Sito principalmente trad). Livello medio 5c > 6c
Suare: la falesia sportiva di Balagne! Avvicinamento un po’ lungo ma dopo, fresco garantito dalla brezza (grazie alla corrente d’aria quasi onnipresente prevedete di portare una felpa)
2 settori distinti :
La brèche (falesia estiva): all’ombra tutto il giorno. Livello medio 5c > 6b
Le Toit et Le Dévers: all’ombra solo di mattina. Livello medio 6b -> 7a

Zona di Portu:
Plage de Portu: ombra sino alle 15/16. Avvicinamento corto e mare ad un metro di distanza! Livello medio 3 > 6c
Site de la Lonca : ombra sino alle 14/15h (e tutto il tempo a disposizione per le vie dure). Fiume a 5 minuti. Livello medio 5 et 7

Centro Corsica (Corte e dintorni):
Trimbulacciu : 2 settori in montagna nella Valle di Ascu
Illusions perdues : esposto a ovest, livello medio 6b > 7c
Sous l’oeil de Collina falesia estiva) : ombra tutto il giorno. Livello medio 6a > 7b
Francardu – la Barette : ombra sino alle 15, avvicinamento ridotto. Livello medio 6a -> 7c
Francardu – la Grotte : ombra sino alle 14/15, avvicinamento ridotto. Livello medio 7b > 8a
Caporalinu : ombra sino alle 11/ 15 a seconda dei settori. Livello medio 5a-> 7b
Restonica – l’Oratoire : ombra sino alle 13/14, avvicinamento ridotto. Livello medio 6a-> 6c
Restonica – A Tomba (falesia estiva) : ombra tutto il giorno, avvicinamento ridotto. Livello medio 6a-> 6c
Restonica – Chez Téo (falesia estiva): Ombra tutto il giorno. Livello medio 6a-> 6c

Région d’Aiacciu :
Saint-Antoine – la chocolaterie : ombra dalle 14, avvicinamento ridotto. Livello medio 5c -> 6c
Monte Latu: Ombra sino alle 13/14, avvicinamento ridotto . Livello medio 4a > 6b
A Richiusa – la source (falesia estiva): base della falesia sempre all’ombra e fiume vicino. Il pomeriggio generalmente soffia una piacevole brezza. Livello medio 5c -> 6b

Taravu (vers Propriano) :
Col de la Tana : diverse esposizioni che permettono di restare sempre all’ombra. Livello medio 5c -> 6b
Valdu di saltu: sito boulder nel bosco, si trova sempre l’ombra
Grand Sud:
Conca: diverse esposizioni che permettono di restare all’ombra prima delle 11 o dopo le 14. Livello dominante 5c -> 7b
A Tyroliana : ombra dalle 11, avvicinamento ridotto. Livello medio 5c-> 7b
3G : ombra sino alle 15. Livello medio 6b -> 8a
Mescaline : ombra dalle 11, avvicinamento ridotto. Livello medio 7b -> 8a
Col de Bavella (falesia estiva): diverse esposizioni che permettono di restare all’ombra. Livello medio 5c -> 7b
Col de Bavella – Punta Bigornu (falesia estiva): sito “trad” con diverse esposizioni che permettono sempre di restare all’ombra e al fresco. Livello medio 6b -> 7b

La copertina della guida d’arrampicata Falaises de Corse
77 falesie e 2400 vie
(6° edizione, aprile 2018 / 408 pagine / ISBN : 978-2-9526-3888-3)

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Dal 4 al 7 luglio 2019 a Chamonix, Francia il Arcteryx Alpine Academy. Un evento aperto a tutti per approfondire le proprie conoscenze di alpinismo ed arrampicata nella splendida cornice del Monte Bianco.

Dovete crederci, è un bel evento. Dal 4 al 7 luglio 2019 l’Arc’teryx Alpine Academy andrà in scena a Chamonix e per l’ottavo anno consecutivo la cittadina ai piedi del Monte Bianco ospiterà un evento assolutamente unico nel suo genere chevale assolutamente la pena andarci. Ne siamo sicuri perché in passato abbiamo partecipato anche noi!

L’academy, che quest’anno viene affiancato da CAMP come partner tecnico, sarà come sempre un lungo fine settimana all’insegna dell’alpinismo e dell’arrampicata, indirizzato a tutti coloro che vogliono approfondire le proprie conoscenze su come muoversi in sicurezza in montagna. Per farlo ci sarà una miriade di clinics, ovvero corsi gestiti da oltre 120 guide alpine professioniste e da più di 30 atleti di fama mondiale come Nina Caprez, Will Gadd, Ines Papert e Luka Lindic, che spazieranno dalle cascate di ghiaccio per principianti a corsi su come attraversare un ghiacciaio fino all’alpinismo classico in quota, passando per temi come le nuove tecniche di orientamento usando il GPS, la medicina di montagna, ecc.

I clinics sono offerti ad un prezzo agevolato grazie ad un accordo tra Arc’teryx e le guide alpine di Chamonix, e l’evento è talmente interessante che l’anno scorso più di 450 appassionati di montagna provenienti da 30 paesi si sono trovati per affinare le proprie competenze tecniche. Oltre ai clinics diurni, ci saranno ovviamente le serate, momenti interessanti per condividere la propria passione per la montagna.

Il tutto sembra quasi troppo perfetto per essere vero ma c’è un piccolo “problema”: siccome la formula piace così tanto, i posti vanno a ruba e si esauriscono in tempo record. L’apertura online delle iscrizioni è il 20 marzo alle ore 15.00, a cui segue una seconda opportunità alla stessa ora il 17 aprile. Proprio oggi è uscito l’elenco dettagliato dei clinics… dovete crederci, vale assolutamente la pena andarci!

Info: chamonix.arcteryxacademy.com, www.arcteryx.com, www.camp.it

In ricordo dell’alpinista Agostino ‘Gustin’ Gazzera, classe 1927, scomparso venerdì 11 gennaio 2019. Il suo è stato un amore senza tempo per le montagne.

Gustin era inconfondibile. Con quella barba bianca. Quello sguardo che veniva da lontano. Quei suoi silenzi e quella antica cortesia mista ad una disarmante semplicità. Era un uomo d’altri tempi, Agostino “Gustin” Gazzera. Un uomo che veniva da storie che non esistono più e da montagne che non sono più così. Piemontese di Bra, classe 1927, non aveva avuto vita facile. Anzi, da figlio di proletari, la vita se l’era dovuta proprio sudare. Sia, come si diceva una volta, per guadagnarsi il pane: il reparto fonderia della Fiat non era certo un’oasi di benessere. Sia in montagna, suo grande amore. Sia con quella sua passione per quell’alpinismo scoperto all’improvviso e molto corteggiato tant’è che non l’ha mai abbandonato. Le sue montagne infatti, come le sue salite, arrivavano in bicicletta, dopo il turno in fabbrica. Parlano di fatiche immense quelle montagne, ma anche di una curiosità – si direbbe spirito di avventura ed esplorazione – quasi ingenua e primordiale. Appunto come quella degli innamorati. Appunto come quella di chi non può fare a meno dell’avventura. Perché le sue montagne sono state una scoperta, spesso solitaria, sempre silenziosa. Così “equipaggiato” con materiali – corde, chiodi e quant’altro – di fortuna, Gustin fa del Monviso la sua seconda casa che percorre in lungo in largo. Poi arrivano il Monte Bianco e anche il Cervino. Montagne che affronta con uno spirito a dir poco garibaldino ma con una limpidezza di intenti e d’animo disarmanti. Dire che Gustin sia stato un’entusiasta della vita e dell’alpinismo è dir poco. Di sicuro non ha mai smesso di essere alpinista. Semplicemente non ha mai smesso di essere quel che era e che aveva cercato di essere per tutta la vita. Forse per questo non aveva alcun timore – da ultra ottantenne – ad affrontare le cascate ghiacciate in piolet traction. Era uno spettacolo Gustin con piccozze e ramponi. Una vista quasi straniante. Deve averla pensata così anche Ezio Marlier quando l’incontrò nel bel mezzo del suo mitico Ice Tour. Se ne innamorò Ezio. E, di quell’inossidabile e fantastico uomo, se ne innamorarono tutti gli alpinisti. Tanto che gli fu dedicato anche un film, ovviamente intitolato L’alpinista. Se lo meritava Gustin che con leggerezza e semplicità a molti ricordava il grande eterno spirito della montagna.

di Vinicio Stefanello

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