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Il video del climber francese Charles Albert che ha ripetuto a piedi nudi il boulder di 8C Monkey Wedding a Rocklands, in Sudafrica. Anche il tedesco Alexander Megos ha salito questo test di Fred Nicole, in soli 30 minuti.

L’ha fatto di nuovo, Charles Albert. Ha salito un altro boulder 8C a piedi nudi. Quindi dopo la prima salita di La révolutionnaire a Fontainebleau in Francia, dopo la ripetizione di Le Pied à Coulisse e anche dopo aver ripetuto – scalzo ed arrampicando in discesa il boulder di 8B+ Gecko assis – recentemente il francese si a Rocklands in Sudafrica ha ripetuto Monkey Wedding (V15) senza scarpette d’arrampicata. Si tratta del boulder liberato da Fred Nicole nel 2002 e a lungo uno dei più difficili della zona.

Anche il tedesco Alexander Megos è riuscito a ripetere questa linea, anche lui nel suo stile per cui è famoso: grande velocità. Infatti, dopo averlo provato per una mezza giornata tre anni fa, adesso Megos l’ha chiuso in soli 30 minuti.
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Ieri a Innsbruck, Austria, durante i Mondiali Giovanili di arrampicata boulder Filip Schenk e Ashima Shiraishi hanno vinto la loro categoria Youth A. Laura Rogora e Pietro Biagini terminano al 4° e 5° posto rispettivamente.

Innsbruck in Austria sta ospitando i Mondiale Giovanile d’arrampicata sportiva 2017 con un numero record di atleti – ben 1172 da 50 nazioni diversi. Ieri sono arrivati i primi verdetti, nel boulder categoria Youth A vinto da uno straordinario Filip Schenk, davanti ai giapponesi Keita Dohi e Mizuki Tajima, e dalla statunitense Ashima Shiraishi. Laura Rogora e Pietro Biagini terminano al 4° e 5° posto rispettivamente. Di seguito il video del boulder che ha assegnato la vittoria. Oggi la gare continuano con i semifinali della Youth B e i finali della categoria Junior.

Per tutte le classifiche visitate www.ifsc-climbing.org

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Nei giorni scorsi si sono disputati i Campionati Europei di scialpinismo sulle pendici dell’Etna. A laurearsi Campioni d’Europa della gara individuale sono stati Robert Antonioli e Axelle Mollaret, davanti a Michele Boscacci e Laetitia Roux, e Kilian Jornet Burgada, ed Emelie Forsberg, rispettivamente argento e bronzo. La Vertical Race invece è stata vinta da Kilian Jornet Burgada e Axelle Mollaret. Davide Magnini e Victoria Kreuzer vincono l’argento, mentre Antonio Alcalde e Alba De Silvestro vincono il bronzo.

Campionati Europei di scialpinismo 2018 sulle pendici dell’Etna. Un tempo da lupi ha costretto il comitato organizzatore ad annullare la gara Vertical, programmata inizialmente per venerdì 23 febbraio. Grandine, vento forte, tuoni e lampi non hanno lasciato dubbi ai giudici della Ismf che, di comune accordo con gli uomini del soccorso alpino, hanno deciso di non mettere a rischio l’incolumità dei concorrenti.

Individual Race

Sabato 24 febbraio invece si è disputata regolamento la Individual Race a Piano Provenzana, vinta dalll’alpino del Cs Esercito Robert Antonioli e la nuova stella della selezione transalpina Axelle Mollaret. Gli altri titoli europei sono andati a Davide Magnini e Alba De Silvestro negli under 23. Tra gli junior hanno vinto Andrea Prandi e Ekaterina Osichkina. In categoria cadetti doppietta svizzera con Leo Besson e Caroline Ullrich.

Il percorso prevedeva un anello che i senior hanno dovuto affrontare due volte superando 1620 m di dislivello positivo spalmati su ben 5 salite. Donne e junior si sono cimentati su 1170 e 4 salite, mentre tutti i cadetti e le junior avevano 3 ascese con 850m di dislivello positivo.

Subito dopo il via un gruppetto di atleti formato dallo spagnolo Kilian Jornet Burgada dagli azzurri Michele Boscacci e Robert Antonioli, e dallo svizzero Martin Anthamatten hanno allungato il plotone che saliva verso il termine della prima ascesa. I battistrada sono usciti dalla zona cambio con pochi secondi di differenza. La successiva salita è stato un continuo rilanciare. Kilian Jornet Burgada ha provato ad allungare sugli azzurri, ma Boscacci e Antonioli hanno stretto i denti e tenuto il passo. La situazione non si è sbloccata con il terzetto di testa sempre spalla spalla; alcune volte sono i due italiani a scandire il ritmo mentre altre è Kilian Jornet Burgada a prendere l’iniziativa.

La gara si è decisa dopo il penultimo cambio d’assetto, Kilian Jornet Burgada è partito con qualche secondo di vantaggio, ma i due italiani si sono buttati in discesa con la precisa intenzione di andare a prendere lo spagnolo. Robert Antonioli sfrutta al meglio le proprie doti di discesista e supera senza alcun indugio lo spagnolo. Antonioli vola in discesa e con un cambio d’assetto velocissimo sale per gli ultimi metri prima di tagliare il traguardo a mani alzate fermando il cronometro in 1h10’22’’. Alle sue spalle Boscacci e Kilian Jornet Burgada si sono giocati l’argento al fotofinish. A guadagnarsi la seconda piazza l’azzurro con una spaccata da vero fondista. Kilian Jornet Burgada è quindi terzo. Davide Magnini e Damiano Lenzi sono rispettivamente quarto e quinto.

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In campo femminile la francese Axelle Mollaret ha dominato la gara sin dalle prime fasi, dietro di lei la compagna di squadra Laetitia Roux ed Emelie Forsberg. Axelle Mollaret ha voluto vestire a tutti i costi il titolo continentale e tiene a giusta distanza le due inseguitrici. La francese ha tagliato il traguardo con il tempo di 1h05’18’’, la medaglia d’argento è andata sul collo della Roux, mentre il bronzo è di Emelie Forsberg.

La peculiarità di questo percorso, ha garantito al pubblico presente sulle piste del Rifugio Monte Conca di vedere più volte gli atleti e di tifarli nelle fasi salienti della gara.

Vertical Race
Domenica gran finale del Trofeo Internazionale dell’Etna con il recupero della Vertical Race, sospesa venerdì per pessime condizioni meteo. Domenica mattina il circo bianco dello sci alpinismo si è spostato sul versante Sud del vulcano attivo più alto d’Europa, sulle piste che si sviluppano sopra il rifugio Sapienza. In programma la prova di sola salita con 550 metri di dislivello positivo.

Le condizioni meteo, dopo la tregua di sabato che ha permesso di disputare l’Individual Race con il bel tempo, hanno dato filo da torcere agli organizzatori, 20 centimetri di neve fresca e pochissima visibilità hanno fatto da cornice alla gara dominata dal fuoriclasse Kilian Jornet Burgada.

Dopo la partenza è stato l’italiano Nadir Maguet a prendere il comando della gara, ma poco dopo lo spagnolo Kilian Jornet Burgada aumenta il ritmo e guadagna metri preziosi dagli inseguitori. Alle sue spalle salgono Davide Magnini, lo svizzero Werner Marti, Robert Antonioli e lo spagnolo Antonio Alcalde. Jornet tiene un ritmo elevato, ma il giovane Magnini non lo molla, sulle loro code si “combatte” per la terza posizione. Lo spagnolo sbuca dalla nebbia, e vola verso la finish line fermando il cronometro in 23’34’’, in seconda posizione, a soli quattro secondi, si conferma Davide Magnini che sino all’ultimo metro di gara aveva provato a non perdere contatto con il campionissimo spagnolo. Il podio è completato dallo spagnolo Antonio Alcalde, mentre in quarta e quinta posizione si classificano Robert Antonioli e Marti Werner.

In campo femminile la francese Axelle Mollaret conferma il titolo nella Individual Race vincendo con il tempo di 25’54’’, alle sue spalle la svizzera Victoria Kreuzer, mentre in terza posizione un’eccezionale Alba De Silvestro che ferma il cronometro a 27’15’’. La compagna di squadra della De Silvestro, Katia Tomatis, è quarta, la spagnola Claudia Galicia Cotrina si classifica quinta.

Nelle categorie giovanili Under23 Davide Magnini vince davanti ad Antonio Alcalde, Remi Bonnet è invece terzo. Tra le ragazze vince Alba De Silvestro davanti ad Alexandra Hauser e a Marianne Fatton.

Pau Coll Turra (Esp) vince la categorie Junior con il tempo di 23’21’’, gli italiani Sebastien Guichardaz e Andrea Pronti sono rispettivamente secondo e terzo. Nella categoria Junior donne a vincere è stata la giovanissima Ekaterina Osichkina, in seconda posizione si classifica Giulia Murada, mentre terza è Mallaurie Mattana. Tra i Cadetti vittoria tutta italiana di Matteo Sostizzo e Samantha Bertolina.

Messi in archivio questi Campionati Europei di scialpinismo la Coppa del Mondo tornerà il 7/8 aprile sulle nevi di Madonna di Campiglio.

INDIVIDUAL
Cadet Men

1. Léo Besson (SUI)
2. Tobias Donnet (SUI)
3. Maxime Trombert (SUI)

Cadet Women
1. Caroline Ulrich (SUI)
2. Samantha Bertolina (ITA)
3. Madeleine Paillard (FRA)

Junior Men
1. Andrea Prandi (ITA)
2. Julien Ançay (SUI)
3. Arthur Blanc (FRA)

Junior Women
1. Ekaterina Osichkina (RUS)
2. Justine Tonso (FRA)
3. Giulia Murada (ITA)

Espoir Men
1. Davide Magnini (ITA)
2. Antonio Alcalde Sanchez (ESP)
3. Thibault Anselmet (FRA)

Espoir Women
1. Alba De Silvestro (ITA)
2. Marianne Fatton (SUI)
3. Adèle Milloz (FRA)

Senion Men
1. Robert Antonioli (ITA)
2. Michele Boscacci (ITA)
3. Kilian Jornet Burgada (ESP)

Senior Women
1. Axelle Mollaret (FRA)
2. Laetitia Roux (FRA)
3. Emelie Forsberg (SWE)

VERTICAL
Cadet Men

1. Matteo Sostizzo (ITA)
2. Gheorghe-Petrut Jinga (ROM)
3. Léo Besson (SUI)

Cadet Women
1. Samantha Bertolina (ITA)
2. Caroline Ulrich (SUI)
3. Anna Folini (ITA)

Junior Men
1. Pau Coll Turra (ESP)
2. Sebastien Guichardaz (ITA)
3. Andrea Prandi (ITA)

Junior Women
1. Ekaterina Osichkina (RUS)
2. Giulia Murada (ITA)
3. Malaurie Mattana (FRA)

Espoir Men
1. Davide Magnini (ITA)
2. Antonio Alcalde Sanchez (ESP)
3. Rémi Bonnet (SUI)

Espoir Women
1. Alba De Silvestro (ITA)
2. Alexandra Hauser (AUT)
3. Marianne Fatton (SUI)

Senion Men
1. Kilian Jornet Burgada (ESP)
2. Davide Magnini (ITA)
3. Antonio Alcalde Sanchez (ESP)

Senior Women
1. Axelle Mollaret (FRA)
2. Victoria Kreuzer (SUI)
3. Alba De Silvestro (ITA)

Il video di Yannick Boissenot e Julien Herry sulla loro prima discesa in sci e snowboard di Diagonal, uno stretto couloir sulla Grande Floria, nel massiccio del Aiguilles Rouges, Francia.

Yannick Boissenot e Julien Herry, due dei soliti “ignoti” insomma, ancora una volta sono andati alla scoperta degli angoli più difficili da sciare attorno a Chamonix. A gennaio con lo sci e lo snowboard i due si sono recati nel massiccio delle Aiguilles Rouges dove hanno disceso una linea da loro chiamata Diagonal, ovvero lo stretto couloir che taglia in diagonale l’Épaule sud della Grande Floria.

“La discesa è corta, ma molto impegnativa” ci ha raccontato Boissenot. Che aveva sciato la linea ideata da Herry “semplicemente perché era così bella.”

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Dal 20 al 22 aprile 2018 tornano nel Garda Trentino gli Adventure Awards Days, il festival dell’avventura e dell’esplorazione. Tra gli ospiti Simone Moro, Jeremy Collins, Jane Goodall, Nicolas Favresse, Emilio Previtali, Dino Lanzaretti, Jakub Rybicki, Valeria Mosca, Igor D’India e molti altri. Le pareti verticali saranno la scenografia della terza edizione di Arco Rock Star, il contest internazionale di fotografia di arrampicata. Novità della terza edizione il premio speciale La Sportiva Anniversary.

Il 21 e 22 aprile le pareti verticali del Garda Trentino saranno la scenografia della terza edizione di Arco Rock Star, il contest internazionale di fotografia di arrampicata. Due giorni durante i quali atleti e fotografi andranno alla ricerca della foto che descriva il gesto atletico, ma anche il paesaggio e tutto ciò che ruota attorno all’arrampicata – dalla fatica ai sorrisi, dai tramonti alle birre. Insomma, una storia di passione per il verticale e per la fotografia.

Due le categorie, Pro, selezionati a invito tra i nomi di spicco della fotografia outdoor in tutta Europa e oltre, e Open, che a breve potranno invece iscriversi attraverso il sito www.arcorockstar.it o direttamente ad Arco prima dell’evento.

Per ogni team, un fotografo e un massimo di tre atleti. Ogni team dovrà presentare scatti capaci di descrivere il gesto atletico, ma anche tutto ciò che l’arrampicata significa, come l’ambiente, l’amicizia, l’avvicinamento, la fatica e il divertimento.

La migliore fotografia della categoria Open riceverà un premio di € 500, mentre le migliori foto della categoria Pro (ogni team dovrà presentarne 4, che saranno valutate nel loro insieme) saranno premiate con € 1500. Ai secondi e ai terzi classificati premi in materiale.

Novità della terza edizione è il premio speciale “La Sportiva Anniversary”, con cui Arco Rock Star celebra i 90 anni di La Sportiva.

Aperto alle categorie PRO e OPEN, il contest “Anniversary” sarà un tributo all’arrampicata e all’alpinismo del passato, sostenuto fin dai suoi albori dal brand trentino. La foto premiata, a tema arrampicata, sarà quella che con maggiore fantasia, emozione e bellezza racconterà l’essenza dell’alpinismo di un tempo attraverso atmosfera, capi o attrezzatura. Nessun vincolo tematico oltre a questo.

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Arco Rock Star avrà inizio sabato 21 aprile al mattino e le foto dovranno essere consegnate entro le 15 di domenica 22. La giuria valuterà le immagini e la premiazione si terrà all’orario aperitivo di domenica. Venerdì 20, il brief, non obbligatorio, con i team: un’occasione anche per bere una birra insieme prima di prendere lo zaino, la corda e la macchina fotografica.

L’evento si svolge durante gli Adventure Awards Days, il festival internazionale dell’esplorazione, la cui settima edizione si terrà dal 20 al 22 aprile nel Garda Trentino: avventure e spettacoli, attività e incontri con grandi viaggiatori, amanti dell’avventura e esploratori si daranno appuntamento per condividere storie, esperienze e passioni. Sul palco, ogni sera, i grandi nomi dell’esplorazione e dell’alpinismo internazionale come Simone Moro e Emilio Previtali, Jeremy Collins, Nicolas Favresse e Dino Lanzaretti, Jane Goodall, Jakub Rybicki, Valeria Mosca e Igor D’India.

Il Garda Trentino,̀ mondo di acqua, rocce e natura dai profumi mediterranei incastonato in una corona di pareti verticali, diventa il palcoscenico ideale per un appuntamento rivolto ad una platea sempre più ampia di appassionati dello stile di vita e della vacanza outdoor.

Un evento supportato da Garda Trentino, La Sportiva, CT Climbing Technology e F-Stop Gear.

Il programma completo dell’evento è disponibile al sitowww.adventureawards.it e www.arcorockstar.it

Da giovedì 3 a domenica 6 maggio 2018 il più grande raduno di arrampicata boulder del mondo va in tour: per la prima volta approderà a Cresciano, una delle mecche del bouldering mondiale, e a Lugano per l’ MBB Street Boulder.

La conferma definitiva e ufficiale da parte dell’ MBB Street Boulder Lugano e del Comune di Riviera e Patriziato di Cresciano è arrivata: ora è tutto vero, il Melloblocco 2018 si farà! E sarà assolutamente speciale.

Quest’anno, per la sua 15esima edizione, il Mello e i Melloblocchisti andranno in tour, scavalcheranno le Alpi per approdare a Cresciano e Lugano, nel Canton Ticino, in Svizzera. Così, da giovedì 3 a domenica 6 maggio 2018, il più grande raduno boulder mondiale vivrà tutta la sua voglia di felicità e di arrampicata in uno dei più celebri, e anche mitici, paradisi del bouldering internazionale.

Di giorno si arrampicherà sui magici blocchi del bosco di Cresciano ma anche in città a Lugano. Poi di sera la Boulder Arena, il grande villaggio dei Melloblocchisti, animerà Piazza Manzoni e Piazza Riforma proprio nel cuore pulsante di Lugano. Insomma, come in uno dei più classici ed imperdibili Melloblocco. A stimolare questo viaggio sono stati gli organizzatori del MBB Street Boulder Lugano. Un invito che è stato accolto con gioia da tutto il team storico del Melloblocco. Il Mello 2018 va in tour, dunque. Per conoscere, per arrampicare, per incontrarsi, per dire ancora una volta ci siamo!

E’ quasi inutile ribadire che è una grande novità: per la prima volta dal 2004 il grande happening del boulder mondiale esce dalla Val Masino e dalla Val di Mello. Allo stesso tempo però, va detto che anche questa è un’altra tappa che si inserisce a pieno titolo nel grande viaggio del Mello. Sempre colmo di aspettative, speranze, sfide ma anche felicità e voglia di stare assieme. Un’avventura che continua, per coniugare lo spirito libero del boulder e dei boulderisti alla voglia di scoperta, di natura incontaminata e di condivisione che è propria dell’arrampicata e delle grandi passioni.

Il Mello come un’idea. Anzi il Mello vissuto come un’idea e uno spirito. E’ questo che ha spinto, e convinto, il team storico del Melloblocco ad accettare il lungimirante invito del MBB Street Boulder di Lugano per questa grande edizione “viaggiante” del Mello. Una scelta che vuole far vivere ed evolvere il Melloblocco e che conferma l’anima internazionale del boulder, sposandone ancora una volta la forza e la voglia di esplorare sempre nuovi orizzonti. Per questo sarà un Melloblocco speciale e, come sempre, un vero Melloblocco per l’arrampicata e per tutti!

Team Melloblocco – Team MBB Street Boulder Lugano

Tutte le info, i programmi, le iscrizioni su:
www.melloblocco.it / http://streetboulder.balmelli-sport.ch

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Dal 25 al 27 maggio 2018 si svolgerà la 6a edizione del Dolorock Climbing Festival ovvero la festa dell’arrampicata al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo (Dolomiti).

Dal 25 al 27 maggio si svolge la sesta edizione del climbing festival delle Tre Cime di Lavaredo. In questo evento, che intende superare le barriere linguistiche, culturali e geografiche, per tre giorni ci si arrampica, si festeggia e si discute. Questo evento è dedicato alla diversità, tolleranza e alla discussione critica di temi correlati all’arrampicata e l’alpinismo. Nel corso degli anni, il Dolorock è diventato uno dei maggiori eventi di arrampicata in Europa.

Il festival, organizzato dall’associazione dell’Alta Pusteria “Gamatzn”, quest’anno è inaugurato da un evento culturale davvero particolare. Venerdì 25 maggio, alle 21:00, presso la palestra di arrampicata di Dobbiaco sarà allestito un cinema drive-in, dove si proietterà un film cult della storia dell’arrampicata. Per sapere quale, occorrerà attendere, il comitato organizzativo serba il segreto…

Sabato 27 maggio, dalle 8:30 alle 17:00 si svolge il Dolorock Red Point Fight nelle falesie della Val di Landro. Per ogni arrampicata libera vengono assegnati punti, le 5 vie migliori sono decisive per la valutazione. Le categorie previste (maschile e femminile) sono: professionisti, dilettanti (valore medio), giovani e 50+.

Alle 19:30, infine, nella tensostruttura della Dolorock Arena (presso il Grand Hotel di Dobbiaco) si svolgono le premiazioni con tanti premi in natura. Chi ancora non ha soddisfatto la sua voglia di arrampicarsi può sfidarsi nel Zlagboardcontest. Degli stand gastronomici si occupa il Circolo Culturale. Dopo le premiazioni, parte la mitica climbers’ party con il complesso “Cindy & the rock history”. Chi non desidera tornare a casa può montare la tenda al Campeggio Dolorock.

La domenica inizia nel migliore dei modi, con il climbers’ brunch dalle 8:30 alle 11:00 nel tendone Dolorock. Alle 11:00, “Yoga con Karin” e “Massage techniques for climbers” aiutano a rimettere in sesto le membra ancora stanche. Sempre alle 11:00 è in programma anche il “Gamatzn Kids Climbing”, un corso introduttivo gratuito per bambini nella palestra di arrampicata outdoor presso il Caravan Park Sesto.

Per iscriversi alla competizione di sabato cliccate su www.dolorock.com
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SCHEDA: Grotta di Landro, Alto Adige

Coppa del Mondo di scialpinismo 2018: ieri a Madonna di Campiglio Michele Boscacci ha vinto sia la gara Sprint sia la Coppa del Mondo Overall 2018. A dominare la gara femminile la francese Laetitia Roux.

Brilla il tricolore sotto i riflettori del Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio, prestato per una sera all’ultima gara sprint di sci alpinismo della Coppa del Mondo Ismf. E brilla soprattutto la stella di Michele Boscacci che ieri si è aggiudicato la gara sprint e pure la Coppa del Mondo Overall 2018, complice la squalifica del rivale Robert Antonioli per aver utilizzato sci troppo leggeri rispetto al peso minimo consentito dal regolamento. Il trionfo dell’Italia è completato dal secondo posto in rimonta nella finale del valdostano di Torgnon Nadir Maguet, dalla vittoria nella under 23 di Nicolò Ernesto Canclini e dal secondo posto sempre fra le espoir della bellunese di Padola Alba De Silvestro.

In campo femminile affermazione di forza della francese Laetitia Roux, che ha dominato la gara sin dalle prime battute sulla scalinata ed amministrando nel rimanente tratto del percorso, precedendo la svizzera Marianne Fatton (prima under 23) e la spagnola Marta Garcia Farres. Quarta Alba De Silvestro partita a rilento e in recupero nella parte centrale, davanti all’altra italiana, la cuneese Katia Tomatis.

Davvero emozionante la finale senior maschile a sei, con Michele Boscacci del Centro sportivo Esercito e Nicolò Canclini a fare subito l’andatura sulle inversioni, disturbati dal grintoso svizzero Iwan Arnold. Nel tratto verticale con gli sci nello zaino Boscacci aumenta il ritmo, Canclini fatica, Arnold resiste e Maguet rimonta dal quinto al secondo posto, conquistato proprio nell’ultimo tratto. Nella discesa non cambiano le posizioni, anzi aumentano i distacchi. Primo il forte skialper di Albosaggia Michele Boscacci, secondo Nadir Maguet, terzo Iwan Arnold, quindi il francese William Bon Mardion e Nicolò Ernesto Canclini. Il valtellinese è dunque il primo under 23, davanti allo svizzero Arnaud Gasser e al francese Thibault Anselmet. Prima espoir Marianne Fatton, davanti ad Alba De Silvestro e alla francese Lena Bonnel.

Uscito in semifinale per un’inezia il senior trentino di Molveno Federico Nicolini, terzo fino all’ultima curva e beffato per pochi metri dal rivale svizzero. Il talentuoso Davide Magnini è stato eliminato in qualifica. Troppo stanco in questo finale di stagione, considerando che poche ore prima ha pure discusso un esame universitario.

Spettacolare il tracciato di gara allestito dai tecnici dell’Ismf assieme agli organizzatori del Comitato 3Tre e dell’ApT di Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena. Lungo i 600 metri di sviluppo (95 metri di dislivello) è stato predisposto un primo tratto con una serie di inversioni, quindi cambio assetto con gli sci nello zaino per affrontare una lunga scalinata realizzata con assi di legno inserite nella neve, a seguire altra breve via con 4 inversioni prima di giungere sul punto più alto, dove era previsto l’ultimo cambio pelli prima di cimentarsi nella discesa con tanto di porte da slalom gigante e fuoriuscita nel bosco.

Due podi per l’Italia sono giunti dalle categorie junior, che hanno affrontato un tracciato leggermente ridotto con un dislivello di 74 metri. In campo femminile a trionfare è stata Giulia Murada, valtellinese di Albosaggia, che ha costruito la sua vittoria sul tratto più impegnativo delle scalinate, dove è riuscita a staccare la leader di Coppa, la francese Justine Tonso. Piazza d’onore al maschile invece per il valtellinese di Lanzada Giovanni Rossi, che ha avuto un inconveniente tecnico nel primo tratto di inversioni, partendo per ultimo nella finale, ma recuperando con determinazione fino alla piazza d’onore, alle spalle dello svizzero Arno Lietha. Quarto posto poi per l’altro valtellinese Stefano Confortola. Buona prova anche per la fassana di Campitello Giorgia Felicetti, che ha concluso la finale quinta, dopo aver superato brillantemente le qualifiche.

Sabato giornata di riposo e dedicate alle premiazioni della sprint per le Finali di Coppa del Mondo di Campiglio, che torneranno domenica mattina per l’atto conclusivo sul percorso della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta per la prova individual che assegnerà anche i titoli assoluti 2018 Ismf.

CLASSIFICHE SPRINT
Senior Men
1. Michele Boscacci (ITA)
2. Nadir Maguet (ITA)
3. Iwan Arnold (SUI)

Senior Women
1. Laetitia Roux (FRA)
2. Marianne Fatton (SUI)
3. Marta Garcia Farres (ESP)

Espoir Men
1. Nicolo’ Canclini (ITA)
2. Arnaud Gasser (SUI)
3. Thibauld Anselmet (FRA)

Espoir Women
1. Marianne Fatton (SUI)
2. Alba De Silvestro (ITA)
3. Lena Bonnel (FRA)

Junior Men
1. Arno Lietha (SUI)
2. Giovanni Rossi (ITA)
3. Baptiste Ellmenreich (FRA)

Junior Women
1. Giulia Murada (ITA)
2. Justine Tonso (FRA)
3. Ekaterina Osichkina (RUS)

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Il corto di Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin che analizza le sfide affrontate nella produzione di Free Solo, il film che documenta la salita senza corda di Alex Honnold su Freerider a El Capitan, Yosemite, USA

“Avevamo questa domanda etica: era più probabile che cadesse quando eravamo lì perché potevamo essere una distrazione, oppure quando era lì da solo?” E ancora “Sono consapevole che una telecamera cambi la dinamica in qualche modo. E quando i margini di successo e insuccesso sono molto, molto sottili, non sai mai che cosa possa spostare l’ago della bilancia.”

Questi sono soltanto alcuni dei dubbi affrontati da Jimmy Chin e sua moglie Elizabeth Chai Vasarhelyi, i due che hanno e diretto e fatto le riprese di Free Solo, il pluripremiato film che documenta Alex Honnold e la sua straordinaria salita senza corda di Freerider su El Capitan nel giugno del 2017.

Adesso il New York Times ha pubblicato questo corto che secondo Chin “analizza le sfide che abbiamo affrontato per filmare le riprese e come abbiamo affrontato alcune domande etiche riguardanti le riprese di qualcosa di così pericoloso come scalare El Capitan senza corda.” Il corto contiene anche dei filmati inediti non inclusi nel film.

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Venerdì 27 luglio 2018 Arco Rock Legends festeggia la sua XIII edizione assegnando il prestigioso Climbing Ambassador by Dryarn di Aquafil a Reinhold Messner. Per gli oscar dell’arrampicata sportiva su roccia del Wild Country Rock Award sono in lizza Angela Eiter, Alexander Megos, Adam Ondra. Mentre per il La Sportiva Competition Award sono stati nominati Romain Desgranges, Janja Garnbret, Reza Alipour Shenazandifard.

Reinhold Messner. Adam Ondra, Angela Eiter e Alexander Megos. E se non bastasse, Romain Desgranges, Janja Garnbret e Reza Alipour Shenazandifard. E’ questa la lista degli ospiti, davvero stellari, che quest’anno saliranno sul palco degli Arco Rock Legends, l’ambito premio che da 13 anni assegna ad Arco (Tn) quelli che sono ormai riconosciuti internazionalmente come gli oscar dell’arrampicata sportiva.

Come da tradizione sono in palio tre premi: il Wild Country Rock Award per il climber che più si è distinto sulla roccia; il La Sportiva Competition Award per il climber che più ha lasciato il segno nella scorsa stagione agonistica; il Dryarn Climbing Ambassador per chi ha contribuito alla promozione dell’arrampicata nel mondo. Ed è proprio per questo terzo prestigioso premio arriva l’indiscusso re degli 8000 Reinhold Messner che, prima di diventare il primo a scalare tutti i 14 ottomila, ha esplorato i limiti dell’arrampicata come nessun altro. Ne è prova oltre al suo palmares, che elenca un’attività su roccia che aveva pochi uguali, anche la sua capacità di mutuare l’esperienza dell’arrampicata e dei suoi insegnamenti verso orizzonti più ampi. Ma andiamo per ordine.

Wild Country Rock Award
Angela Eiter, Alexander Megos e Adam Ondra. Questi, in ordine alfabetico, sono i tre climber selezionati dalla giuria di 12 riviste internazionali che nella prima fase del premio hanno scelto chi nell’arrampicata, in falesia oppure sui boulder, li ha colpiti maggiormente. Ovviamente non poteva mancare la 31enne Angela Eiter, che nell’ottobre del 2017 è diventata la prima donna al mondo a salire una via d’arrampicata sportiva gradata 9b, annunciando con La planta de shiva, a Villanueva del Rosario in Spagna, un nuovo regno di difficoltà femminile. La super campionessa delle gare di arrampicata – e per inciso vincitrice del primo La Sportiva Competition Award nel 2006 – si candida quindi per questo premio della roccia con una performance assolutamente storica. E non poteva nemmeno mancare lui, il velocista della roccia Alexander Megos che ha colpito andando a segno con una serie di strabilianti ripetizioni fino al 9a+ e la prima libera di Perfecto Mundo a Margalef in Spagna. Ovvero del quarto 9b+ al mondo, liberato dopo… soli 15 giorni. Una velocità impressionante del vincitore di questo premio nel 2015 che non poteva essere ignorata. E parlando di salite storiche che non potevano essere ignorate, viene subito in mente Silence di Adam Ondra, il primo 9c al mondo e quindi la via d’arrampicata sportiva più difficile del pianeta terra, corteggiata a lungo nella grotta di Flatanger in Norvegia. Nello stesso anno il 4 volte vincitore di questo premio ha liberato altri due 9b e, forse più impressionante ancora, ha centrato la prima mondiale in stile flash di una via d’arrampicata sportiva gradata 9a+. C’è da aggiungere altro?

La Sportiva Competition Award
Per il premio che analizza la stagione 2017 delle competizioni d’arrampicata le riviste internazionali della Giuria hanno suggerito due nomi nuovi ed un volto conosciuto. Il volto conosciuto è quello della slovena Janja Garnbret che con supremazia e sicurezza si è aggiudicata l’oro nella Coppa del Mondo Lead ed l’argento nella Coppa del Mondo Boulder, dimostrando un dominio ineguagliabile in diverse discipline. Ecco perché ha vinto l’anno scorso ed ecco perché è stata ricandidata per il 2018. I volti nuovi, precisiamo solo per questo premio visto che si tratta di due atleti super accreditati nei vari circuiti mondiali, sono invece quelli del francese Romain Desgranges e dell’iraniano Reza Alipour Shenazandifard. Desgranges, uno degli atleti più esperti della Difficoltà, si presenterà ad Arco con un sogno a lungo inseguito e finalmente coronato: la vittoria della difficilissima Coppa del Mondo Lead. In aggiunta vanta il titolo di Campione Europeo Lead, a conferma di una stagione assolutamente stellare. Anche Reza Alipour Shenazandifard arriva da una stagione da fuochi d’artificio: l’iraniano è uno specialista delle gare di velocità e, oltre aver vinto l’argento nella Coppa del Mondo Speed, ha acceso la pista verticale con una velocità tale da stabilire un nuovo record del mondo: soli 5.48secondi per salire 15 metri. Una velocità supersonica, da Guinness dei Primati.

Come da tradizione i vincitori del Wild Country Rock Award e del La Sportiva Competition Award saranno svelati venerdì 27 luglio durante la speciale serata di premiazione che, sin dalla prima edizione, è stata celebrato come notte degli Oscar dell’arrampicata. A condurre l’evento ci sarà come sempre la giornalista, dj e amica di lunga data di Arco, Kay Rush che inizierà la celebrazione invitando sul palco il vincitore del Climbing Ambassador by Dryarn di Aquafil assegnato ogni anno ad un personaggio che ha contribuito alla cultura dell’arrampicata nel mondo. E non poteva essere un “ambasciatore” più famoso e meritevole che Reinhold Messner, l’arrampicatore, alpinista ed esploratore che dagli anni ’60 ha influenzato il mondo verticale come nessun altro.

Reinhold Messner è il ponte ideale tra l’arrampicata e l’alpinismo ma anche l’esplorazione. Dopo centinaia di aperture in Dolomiti è stato il primo a superare il VIII grado in libera, sul Pilastro di Mezzo sul Sass de la Crusc, poi si è dedicato all’alta montagna ed è diventato il primo a salire in cima a tutti i 14 ottomila, sempre senza ossigeno supplementare e spesso per vie nuove. È stato il primo, insieme a Peter Habeler, a salire in cima all’Everest senza ossigeno supplementare ed è anche stato il primo a salire in cima all’Everest da solo. Le sue imprese sono semplicemente troppe da elencare, ma tutte sono come autentici sbarchi sulla luna. E’ per questo che venerdì ci sarà una serata che resterà nella memoria. Sarà un incontro che unirà le radici e il senso dell’arrampicata con il suo presente e il suo probabile futuro. Il tutto celebrato con la musica suonata dal vivo da Graziano Colella, Giorgio Gobbo, Sergio Marchesini e Debora Petrina accompagnati da una performance di danza di Elena Friso. Sarà una serata da Oscar. Da Arco Rock Legends insomma, assolutamente da non perdere.

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ALBO D’ORO VINCITORI ARCO ROCK LEGENDS
Salewa Rock Award:
Josune Bereziartu (2006), Patxi Usobiaga (2007), Adam Ondra (2008), Chris Sharma (2009), Adam Ondra (2010), Adam Ondra (2011), Sasha DiGiulian (2012), Adam Ondra (2013), Muriel Sarkany (2014), Alexander Megos (2015), Daniel Andrada (2016), Margo Hayes (2017)

La Sportiva Competition Award: Angela Eiter (2006), David Lama (2007), Maja Vidmar (2008), Kilian Fischhuber (2009), Akiyo Noguchi (2010), Ramon Julien Puigblanque (2011), Anna Stöhr (2012), Mina Markovič (2013), Urko Carmona Barandiaran (2014), Adam Ondra (2015), Mina Markovič (2016), Janja Garnbret (2017)

GIURIA INTERNAZIONALE 2018
Presidente:
Giorgio Balducci (regista RAI)
Riviste internazionali: Bergauf (AUT), Montana (CZE), Desnivel (ESP), Klettern (GER), Panorama, (GER), UP Climbing (ITA), Montagne 360? (ITA), Meridiani Montagne (ITA), Gazzetta dello Sport – PlayAlpinismo (ITA), Il Manifesto – In Movimento (ITA), Gory (POL), Risk (RUS)

Info:www.rockmasterfestival.com