Category: News

Home / Category: News

Venerdì 27 luglio 2018 Arco Rock Legends festeggia la sua XIII edizione assegnando il prestigioso Climbing Ambassador by Dryarn di Aquafil a Reinhold Messner. Per gli oscar dell’arrampicata sportiva su roccia del Wild Country Rock Award sono in lizza Angela Eiter, Alexander Megos, Adam Ondra. Mentre per il La Sportiva Competition Award sono stati nominati Romain Desgranges, Janja Garnbret, Reza Alipour Shenazandifard.

Reinhold Messner. Adam Ondra, Angela Eiter e Alexander Megos. E se non bastasse, Romain Desgranges, Janja Garnbret e Reza Alipour Shenazandifard. E’ questa la lista degli ospiti, davvero stellari, che quest’anno saliranno sul palco degli Arco Rock Legends, l’ambito premio che da 13 anni assegna ad Arco (Tn) quelli che sono ormai riconosciuti internazionalmente come gli oscar dell’arrampicata sportiva.

Come da tradizione sono in palio tre premi: il Wild Country Rock Award per il climber che più si è distinto sulla roccia; il La Sportiva Competition Award per il climber che più ha lasciato il segno nella scorsa stagione agonistica; il Dryarn Climbing Ambassador per chi ha contribuito alla promozione dell’arrampicata nel mondo. Ed è proprio per questo terzo prestigioso premio arriva l’indiscusso re degli 8000 Reinhold Messner che, prima di diventare il primo a scalare tutti i 14 ottomila, ha esplorato i limiti dell’arrampicata come nessun altro. Ne è prova oltre al suo palmares, che elenca un’attività su roccia che aveva pochi uguali, anche la sua capacità di mutuare l’esperienza dell’arrampicata e dei suoi insegnamenti verso orizzonti più ampi. Ma andiamo per ordine.

Wild Country Rock Award
Angela Eiter, Alexander Megos e Adam Ondra. Questi, in ordine alfabetico, sono i tre climber selezionati dalla giuria di 12 riviste internazionali che nella prima fase del premio hanno scelto chi nell’arrampicata, in falesia oppure sui boulder, li ha colpiti maggiormente. Ovviamente non poteva mancare la 31enne Angela Eiter, che nell’ottobre del 2017 è diventata la prima donna al mondo a salire una via d’arrampicata sportiva gradata 9b, annunciando con La planta de shiva, a Villanueva del Rosario in Spagna, un nuovo regno di difficoltà femminile. La super campionessa delle gare di arrampicata – e per inciso vincitrice del primo La Sportiva Competition Award nel 2006 – si candida quindi per questo premio della roccia con una performance assolutamente storica. E non poteva nemmeno mancare lui, il velocista della roccia Alexander Megos che ha colpito andando a segno con una serie di strabilianti ripetizioni fino al 9a+ e la prima libera di Perfecto Mundo a Margalef in Spagna. Ovvero del quarto 9b+ al mondo, liberato dopo… soli 15 giorni. Una velocità impressionante del vincitore di questo premio nel 2015 che non poteva essere ignorata. E parlando di salite storiche che non potevano essere ignorate, viene subito in mente Silence di Adam Ondra, il primo 9c al mondo e quindi la via d’arrampicata sportiva più difficile del pianeta terra, corteggiata a lungo nella grotta di Flatanger in Norvegia. Nello stesso anno il 4 volte vincitore di questo premio ha liberato altri due 9b e, forse più impressionante ancora, ha centrato la prima mondiale in stile flash di una via d’arrampicata sportiva gradata 9a+. C’è da aggiungere altro?

La Sportiva Competition Award
Per il premio che analizza la stagione 2017 delle competizioni d’arrampicata le riviste internazionali della Giuria hanno suggerito due nomi nuovi ed un volto conosciuto. Il volto conosciuto è quello della slovena Janja Garnbret che con supremazia e sicurezza si è aggiudicata l’oro nella Coppa del Mondo Lead ed l’argento nella Coppa del Mondo Boulder, dimostrando un dominio ineguagliabile in diverse discipline. Ecco perché ha vinto l’anno scorso ed ecco perché è stata ricandidata per il 2018. I volti nuovi, precisiamo solo per questo premio visto che si tratta di due atleti super accreditati nei vari circuiti mondiali, sono invece quelli del francese Romain Desgranges e dell’iraniano Reza Alipour Shenazandifard. Desgranges, uno degli atleti più esperti della Difficoltà, si presenterà ad Arco con un sogno a lungo inseguito e finalmente coronato: la vittoria della difficilissima Coppa del Mondo Lead. In aggiunta vanta il titolo di Campione Europeo Lead, a conferma di una stagione assolutamente stellare. Anche Reza Alipour Shenazandifard arriva da una stagione da fuochi d’artificio: l’iraniano è uno specialista delle gare di velocità e, oltre aver vinto l’argento nella Coppa del Mondo Speed, ha acceso la pista verticale con una velocità tale da stabilire un nuovo record del mondo: soli 5.48secondi per salire 15 metri. Una velocità supersonica, da Guinness dei Primati.

Come da tradizione i vincitori del Wild Country Rock Award e del La Sportiva Competition Award saranno svelati venerdì 27 luglio durante la speciale serata di premiazione che, sin dalla prima edizione, è stata celebrato come notte degli Oscar dell’arrampicata. A condurre l’evento ci sarà come sempre la giornalista, dj e amica di lunga data di Arco, Kay Rush che inizierà la celebrazione invitando sul palco il vincitore del Climbing Ambassador by Dryarn di Aquafil assegnato ogni anno ad un personaggio che ha contribuito alla cultura dell’arrampicata nel mondo. E non poteva essere un “ambasciatore” più famoso e meritevole che Reinhold Messner, l’arrampicatore, alpinista ed esploratore che dagli anni ’60 ha influenzato il mondo verticale come nessun altro.

Reinhold Messner è il ponte ideale tra l’arrampicata e l’alpinismo ma anche l’esplorazione. Dopo centinaia di aperture in Dolomiti è stato il primo a superare il VIII grado in libera, sul Pilastro di Mezzo sul Sass de la Crusc, poi si è dedicato all’alta montagna ed è diventato il primo a salire in cima a tutti i 14 ottomila, sempre senza ossigeno supplementare e spesso per vie nuove. È stato il primo, insieme a Peter Habeler, a salire in cima all’Everest senza ossigeno supplementare ed è anche stato il primo a salire in cima all’Everest da solo. Le sue imprese sono semplicemente troppe da elencare, ma tutte sono come autentici sbarchi sulla luna. E’ per questo che venerdì ci sarà una serata che resterà nella memoria. Sarà un incontro che unirà le radici e il senso dell’arrampicata con il suo presente e il suo probabile futuro. Il tutto celebrato con la musica suonata dal vivo da Graziano Colella, Giorgio Gobbo, Sergio Marchesini e Debora Petrina accompagnati da una performance di danza di Elena Friso. Sarà una serata da Oscar. Da Arco Rock Legends insomma, assolutamente da non perdere.

Click Here: Toronto Fc Away Jersey 2019

ALBO D’ORO VINCITORI ARCO ROCK LEGENDS
Salewa Rock Award:
Josune Bereziartu (2006), Patxi Usobiaga (2007), Adam Ondra (2008), Chris Sharma (2009), Adam Ondra (2010), Adam Ondra (2011), Sasha DiGiulian (2012), Adam Ondra (2013), Muriel Sarkany (2014), Alexander Megos (2015), Daniel Andrada (2016), Margo Hayes (2017)

La Sportiva Competition Award: Angela Eiter (2006), David Lama (2007), Maja Vidmar (2008), Kilian Fischhuber (2009), Akiyo Noguchi (2010), Ramon Julien Puigblanque (2011), Anna Stöhr (2012), Mina Markovič (2013), Urko Carmona Barandiaran (2014), Adam Ondra (2015), Mina Markovič (2016), Janja Garnbret (2017)

GIURIA INTERNAZIONALE 2018
Presidente:
Giorgio Balducci (regista RAI)
Riviste internazionali: Bergauf (AUT), Montana (CZE), Desnivel (ESP), Klettern (GER), Panorama, (GER), UP Climbing (ITA), Montagne 360? (ITA), Meridiani Montagne (ITA), Gazzetta dello Sport – PlayAlpinismo (ITA), Il Manifesto – In Movimento (ITA), Gory (POL), Risk (RUS)

Info:www.rockmasterfestival.com

Arrampicando in stile alpino dal 25 al 28 maggio 2018, gli alpinisti cechi Marek Holeček e Zdeněk Hák hanno aperto Lapse of Reason, una nuova via sul Kyajo Ri 6186 m in Nepal.

Dopo un tentativo fallito nella primavera del 2017 insieme a Ján Smoleň, nel giugno di quest’anno l’alpinista ceco Marek Holeček è tornato sul Kyajo Ri in Nepal per completare una nuova via iniziando sulla parete ovest e terminando sulla parete est.

Holeček si è recato nella regione del Khumbu con Zdeněk Hák, il suo compagno di cordata per la grande nuova via sul Gasherbrum nel autunno del 2017, e dopo aver preparato il materiale i due hanno bivaccato sotto la parete, pronti per iniziare la salita il giorno successivo. Rispetto all’anno precedente la parete era molto meno ricoperta di neve e ghiaccio e i due hanno salito roccia friabile non senza difficoltà, raggiungendo verso mezzogiorno e dopo circa 700 metri la cresta. Poco dopo Hák è stato colpito sul casco da un sasso, fortunatamente senza danni, e i due hanno effettuato un secondo bivacco su una piccola piattaforma da loro chiamata Eagles Nest, il Nido delle aquile.

Il giorno successivo l’arrampicata è stata caratterizzata nuovamente da roccia friabile e giusto quando i due pensavano di dove effettuare un terzo bivacco hanno visto la cima apparire attraverso le nuvole.“Abbiamo deciso di accettare questa offerta e abbiamo raggiunto la vetta con il sole che stava già tramontando. Poi, al crepuscolo, siamo scesi di trecento metri e abbiamo allestito il nostro confortevole bivacco per la notte.” Il giorno successivo i due sono tornati a valle.

La nuova via si chiama Lapse of Reason, è lunga 1600 metri e affronta difficoltà fino a M6, WI 4+, 3+UIAA, ED+.

Link: FB Marek Holecek, Mammut

So we are here on the top of Kyazo Ri. We won.#maara #marekholecek #pronasledujsvesny #expedice#nepal#kyazori#firstascent #winner#mammutabsolutealpine #hudysportcz #bigshockcz #mercedesbenz #devoldcz #suunto #jetboil #livingstone @conseq.cz

A post shared by Marek Holecek (@marekholecek) on

Click Here: cheap bluetooth headset

Le falesie estive della Corsica, dove arrampicare evitando il caldo. Di Thierry Souchard, a cura di Maurizio Oviglia

Ogni estate ricevo decine di messaggi di arrampicatori diretti in Corsica per le vacanze: dove possiamo andare a scalare con il caldo? Ci sono posti all’ombra? Dove posso trovare la tua guida? E’ vero, nel 2000 avevo fatto, su richiesta dell’editore Versante Sud, una guida delle falesie della Corsica. Inutile però cercarla, ormai è introvabile, esaurita da anni. Nel frattempo i corsi si sono organizzati ed hanno una loro guida, aggiornatissima, sulle falesie e sulle vie lunghe, non solo in francese ma anche tradotta in inglese. Quindi perché non girare la domanda direttamente ad uno degli autori più competenti delle guide della Corsica, Thierry Souchard? Ecco l’articolo che ha scritto sotto mia espressa richiesta con le ultime novità. Ogni altra informazione sulle guide attuali e su come ordinarle su questo sito escalade.corse.topo.free.fr e relativa pagina facebook.
(Maurizio Oviglia)

CORSICA VERTICAL di Thierry Souchard

Volendo credere ai meteorologi, il Dio che detiene i comandi dovrebbe mettere ogni anno sempre più carbone nella caldaia e le ondate di calore dovrebbero succedersi ogni estate, più lunghe e più intense (in media ovviamente). Da quel momento in poi noi, poveri arrampicatori estivi, stanchi di gocciolare di amarezza e sudore, siamo disperatamente in cerca di freschezza o almeno di qualche grado in meno. E lì, non ci son santi, c’è solo l’ombra che può salvarci, con se possibile un piccolo vento piacevole per asciugare le ascelle … o magari chissà, qualche posto in montagna. Fortunatamente la Corsica offre qualcuno di questi piccoli paradisi … Ecco una lista di falesie che possono essere frequentate quando il sole è particolarmente cocente (le vere falesie estive sono indicate).

Zona di Bastia :
E Torre: Ombra a partire dalle 11, avvicinamento breve. Livello medio 6a+ > 6b+
U Pignu – A Serra: falesia circolare, bisogna spostarsi con il sole. Livello medio 5c > 6b
U Pignu – di fronte al mare : ombra dalle 11, avvicinamento breve. Livello medio 6a+ > 6c
U Pignu – U Topu: falesia molto piccola con avvicinamento breve, ideale per lavorare una via. Livello 7a+> 8a
U Tipponu (falesia estiva): ombra sino alle 15, scalata piuttosto tecnica in placca. Avvicinamento inesistente ma un po’ troppo vicina alla strada. Livello medio 5c > 6b
Monte: ombra sino alle 13. Probabilmente la più bella falesia della Corsica! Arrampicata di continuità in leggero strapiombo. Livello medio 7a > 8a+

Balagne (Nord-Ouest de la Corse, verso Calvi):
Bonifatu – Le Bloc: ombra sino alle 11h. Avvicinamento rapido e fresco del fiume, 7 vie . Livello medio 5a > 6a e 7b
Bonifatu – Settore Melaghja : ombra dalle 15. Vie da 3 a 5 tiri + una decina di monotiri. Fiume sotto la falesia. Livello medio 5c > 6b
La Bibli: ombra verso mezzogiorno, avvicinamento veloce e mare ad un metro di distanza! (attenzione! Sito principalmente trad). Livello medio 5c > 6c
Suare: la falesia sportiva di Balagne! Avvicinamento un po’ lungo ma dopo, fresco garantito dalla brezza (grazie alla corrente d’aria quasi onnipresente prevedete di portare una felpa)
2 settori distinti :
La brèche (falesia estiva): all’ombra tutto il giorno. Livello medio 5c > 6b
Le Toit et Le Dévers: all’ombra solo di mattina. Livello medio 6b -> 7a

Zona di Portu:
Plage de Portu: ombra sino alle 15/16. Avvicinamento corto e mare ad un metro di distanza! Livello medio 3 > 6c
Site de la Lonca : ombra sino alle 14/15h (e tutto il tempo a disposizione per le vie dure). Fiume a 5 minuti. Livello medio 5 et 7

Centro Corsica (Corte e dintorni):
Trimbulacciu : 2 settori in montagna nella Valle di Ascu
Illusions perdues : esposto a ovest, livello medio 6b > 7c
Sous l’oeil de Collina falesia estiva) : ombra tutto il giorno. Livello medio 6a > 7b
Francardu – la Barette : ombra sino alle 15, avvicinamento ridotto. Livello medio 6a -> 7c
Francardu – la Grotte : ombra sino alle 14/15, avvicinamento ridotto. Livello medio 7b > 8a
Caporalinu : ombra sino alle 11/ 15 a seconda dei settori. Livello medio 5a-> 7b
Restonica – l’Oratoire : ombra sino alle 13/14, avvicinamento ridotto. Livello medio 6a-> 6c
Restonica – A Tomba (falesia estiva) : ombra tutto il giorno, avvicinamento ridotto. Livello medio 6a-> 6c
Restonica – Chez Téo (falesia estiva): Ombra tutto il giorno. Livello medio 6a-> 6c

Région d’Aiacciu :
Saint-Antoine – la chocolaterie : ombra dalle 14, avvicinamento ridotto. Livello medio 5c -> 6c
Monte Latu: Ombra sino alle 13/14, avvicinamento ridotto . Livello medio 4a > 6b
A Richiusa – la source (falesia estiva): base della falesia sempre all’ombra e fiume vicino. Il pomeriggio generalmente soffia una piacevole brezza. Livello medio 5c -> 6b

Taravu (vers Propriano) :
Col de la Tana : diverse esposizioni che permettono di restare sempre all’ombra. Livello medio 5c -> 6b
Valdu di saltu: sito boulder nel bosco, si trova sempre l’ombra
Grand Sud:
Conca: diverse esposizioni che permettono di restare all’ombra prima delle 11 o dopo le 14. Livello dominante 5c -> 7b
A Tyroliana : ombra dalle 11, avvicinamento ridotto. Livello medio 5c-> 7b
3G : ombra sino alle 15. Livello medio 6b -> 8a
Mescaline : ombra dalle 11, avvicinamento ridotto. Livello medio 7b -> 8a
Col de Bavella (falesia estiva): diverse esposizioni che permettono di restare all’ombra. Livello medio 5c -> 7b
Col de Bavella – Punta Bigornu (falesia estiva): sito “trad” con diverse esposizioni che permettono sempre di restare all’ombra e al fresco. Livello medio 6b -> 7b

La copertina della guida d’arrampicata Falaises de Corse
77 falesie e 2400 vie
(6° edizione, aprile 2018 / 408 pagine / ISBN : 978-2-9526-3888-3)

Click Here: Discount Golf Appare

Dal 4 al 7 luglio 2019 a Chamonix, Francia il Arcteryx Alpine Academy. Un evento aperto a tutti per approfondire le proprie conoscenze di alpinismo ed arrampicata nella splendida cornice del Monte Bianco.

Dovete crederci, è un bel evento. Dal 4 al 7 luglio 2019 l’Arc’teryx Alpine Academy andrà in scena a Chamonix e per l’ottavo anno consecutivo la cittadina ai piedi del Monte Bianco ospiterà un evento assolutamente unico nel suo genere chevale assolutamente la pena andarci. Ne siamo sicuri perché in passato abbiamo partecipato anche noi!

L’academy, che quest’anno viene affiancato da CAMP come partner tecnico, sarà come sempre un lungo fine settimana all’insegna dell’alpinismo e dell’arrampicata, indirizzato a tutti coloro che vogliono approfondire le proprie conoscenze su come muoversi in sicurezza in montagna. Per farlo ci sarà una miriade di clinics, ovvero corsi gestiti da oltre 120 guide alpine professioniste e da più di 30 atleti di fama mondiale come Nina Caprez, Will Gadd, Ines Papert e Luka Lindic, che spazieranno dalle cascate di ghiaccio per principianti a corsi su come attraversare un ghiacciaio fino all’alpinismo classico in quota, passando per temi come le nuove tecniche di orientamento usando il GPS, la medicina di montagna, ecc.

I clinics sono offerti ad un prezzo agevolato grazie ad un accordo tra Arc’teryx e le guide alpine di Chamonix, e l’evento è talmente interessante che l’anno scorso più di 450 appassionati di montagna provenienti da 30 paesi si sono trovati per affinare le proprie competenze tecniche. Oltre ai clinics diurni, ci saranno ovviamente le serate, momenti interessanti per condividere la propria passione per la montagna.

Il tutto sembra quasi troppo perfetto per essere vero ma c’è un piccolo “problema”: siccome la formula piace così tanto, i posti vanno a ruba e si esauriscono in tempo record. L’apertura online delle iscrizioni è il 20 marzo alle ore 15.00, a cui segue una seconda opportunità alla stessa ora il 17 aprile. Proprio oggi è uscito l’elenco dettagliato dei clinics… dovete crederci, vale assolutamente la pena andarci!

Info: chamonix.arcteryxacademy.com, www.arcteryx.com, www.camp.it

In ricordo dell’alpinista Agostino ‘Gustin’ Gazzera, classe 1927, scomparso venerdì 11 gennaio 2019. Il suo è stato un amore senza tempo per le montagne.

Gustin era inconfondibile. Con quella barba bianca. Quello sguardo che veniva da lontano. Quei suoi silenzi e quella antica cortesia mista ad una disarmante semplicità. Era un uomo d’altri tempi, Agostino “Gustin” Gazzera. Un uomo che veniva da storie che non esistono più e da montagne che non sono più così. Piemontese di Bra, classe 1927, non aveva avuto vita facile. Anzi, da figlio di proletari, la vita se l’era dovuta proprio sudare. Sia, come si diceva una volta, per guadagnarsi il pane: il reparto fonderia della Fiat non era certo un’oasi di benessere. Sia in montagna, suo grande amore. Sia con quella sua passione per quell’alpinismo scoperto all’improvviso e molto corteggiato tant’è che non l’ha mai abbandonato. Le sue montagne infatti, come le sue salite, arrivavano in bicicletta, dopo il turno in fabbrica. Parlano di fatiche immense quelle montagne, ma anche di una curiosità – si direbbe spirito di avventura ed esplorazione – quasi ingenua e primordiale. Appunto come quella degli innamorati. Appunto come quella di chi non può fare a meno dell’avventura. Perché le sue montagne sono state una scoperta, spesso solitaria, sempre silenziosa. Così “equipaggiato” con materiali – corde, chiodi e quant’altro – di fortuna, Gustin fa del Monviso la sua seconda casa che percorre in lungo in largo. Poi arrivano il Monte Bianco e anche il Cervino. Montagne che affronta con uno spirito a dir poco garibaldino ma con una limpidezza di intenti e d’animo disarmanti. Dire che Gustin sia stato un’entusiasta della vita e dell’alpinismo è dir poco. Di sicuro non ha mai smesso di essere alpinista. Semplicemente non ha mai smesso di essere quel che era e che aveva cercato di essere per tutta la vita. Forse per questo non aveva alcun timore – da ultra ottantenne – ad affrontare le cascate ghiacciate in piolet traction. Era uno spettacolo Gustin con piccozze e ramponi. Una vista quasi straniante. Deve averla pensata così anche Ezio Marlier quando l’incontrò nel bel mezzo del suo mitico Ice Tour. Se ne innamorò Ezio. E, di quell’inossidabile e fantastico uomo, se ne innamorarono tutti gli alpinisti. Tanto che gli fu dedicato anche un film, ovviamente intitolato L’alpinista. Se lo meritava Gustin che con leggerezza e semplicità a molti ricordava il grande eterno spirito della montagna.

di Vinicio Stefanello

Click Here: watford football shirts

Il racconto del 24enne climber Marchigiano Giacomo Meliffi che in Frankenjura si è aggiudicata Der Ungeheuer sei Mutter, una difficile e alquanto particolare via d’arrampicata trad resa famosa da Sean Villanueva.

Pensando al Frankenjura, la prima cosa che viene in mente sono i dinamici movimenti su buchi svasi, dove spesso non è possibile infilarci più di una o due dita.

Ma se si scava un po’ più affondo, se si girovaga fra i bellissimi boschi confinati fra distese di campi, si trovano rocce dalla più svariata forma e particolarità, con linee in grado di regalarti esperienze incredibili. Una di queste è senz’altro Der Ungeheuer sei Mutter nella falesia di Vogelhergrotte, che tradotta significa la madre della bestia.

L’8 giugno 2019, io (GIacomo Meliffi, o semplicemente Jack per gli amici), Federica De Angelis la mia ragazza e i nostri due cani Rolf e Luna, salpiamo per un incredibile viaggio che ci porterà fino ai confini della Norvegia, a bordo della white whale (il nostro van).

Dopo aver assaggiato un po’ di granito delle valli austriache assieme a due amici che ci hanno accompagnato in questa prima parte, facciamo rotta verso la Germania, destinazione Frankenjura.

Così dopo qualche giorno di arrampicata, mi precipito sotto la fessura, conosciuta grazie all’articolo proprio su planetmountain.com in cui Sean Villanueva faceva la prima ripetizione. E fu subito amore, un viaggio incredibile.

Al primo tentativo cado alla fine del tetto e causa tempo sono costretto a ritirarmi.Per puro caso in quei giorni si teneva il Frankenjura Kletterfestival, e la stessa sera faccio conoscenza proprio con Sean Villanueva. Riesco a scambiarci qualche parola, cosi mi convinco e torno a provare quella splendida linea un paio di giorni dopo.

La fessura comincia con una piccola sequenza in entrata fino ad incastrarsi completamente dentro, piedi e schiena spingono per rimanere all’ interno. Nella prima parte, per proteggersi è necessario avere un martello di legno usato per tappare i barili di birra qui in Germania, non possedendolo, completo la prima parte senza proteggermi, sperando di cadere sul crash pad nel caso un piede dovesse scivolare. Poi attacco il tetto, con qualche incastro e un po’ di resistenza riesco ad uscire e a portarmi sul diedro finale, dal quale poi parte un ultima sequenza, non tanto facile, per passare l’ultimo strapiombetto, un paio di respiri profondi e sono fuori, via incredibile! Adesso la Norvegia ci aspetta!

Click Here: kanken mini cheap

Giacomo Meliffi

Stella Donnelly
Utzon Room at Sydney Opera House, May 28
★★★★½

The Vivid Festival billed Stella Donnelly as a "star in the making" and the second of her three shows proved the claim was as genuine as one of her songs.

The 27-year-old from Perth has grown hugely as a performer in the two years between her first EP and March's debut album, Beware Of The Dogs, as evident in this night's performance of the breakthrough song that graces both, Boys Will Be Boys.

The indictment of excuse-making and victim-blaming around a friend's sexual assault accidentally became a #MeToo anthem when, as Donnelly reminded us, it was released three days before movie mogul Harvey Weinstein "started getting called out online".

Advertisement

Thirteen months ago Donnelly stood on a stage across town and performed the song poker-faced, as if she felt the lyrics and the anger behind them were enough to propel a movement in its first flush.

On this night, she made the song so convincing, it didn't need fluke timing to help get it noticed.

Played alone on electric guitar, there was a furious bearing down on the notes in a lyric like "you invaded her magnificence". There was more stridency in her strumming. More melismatic thrills in the chorus, which soared and could not be ignored.

There was even a smile at battles won while singing the closing pay-off to her pals'  tormentor: "Time to pay the f—ing rent."

The solo set that opened this show contained a few more songs that repeated Boys' trick. The title track of the new album, for instance, drew us in with its pretty, classically trained singing and beguiling melody, then stunned us with venomous protest.

"All these pious f—s/Taking from the 99," Donnelly sang, a post-election frisson suddenly thick in the air.

And while Donnelly's days as a barmaid would seem firmly in her past, her rage at the sexism she encountered while working in a pub still seemed raw on You Owe Me.

There was light among this shade. "Bit creepy, isn't it?" Donnelly remarked during the closing cover of Cyndi Lauper's Time After Time, after singing the "watching through windows" line.

Donnelly's showmanship really shone when joined by her four-piece band.

The rapport between these arts college chums was a joy to watch – there was even daggy co-ordinated dance moves for Die, the "banger" Donnelly wrote with her first drum machine.

This room's impeccable acoustics meant the varied textures of the new album's songs sounded great, too, particularly the eastern-flavoured guitars on the stand-out call for a #MeToo in the music industry, Old Man.

Click Here:

Yet Donnelly's remarkable voice and gift for melody remained the centrepiece. Break-up lament Bistro, for instance, contained only eight different words – and no politics – but told a story as compelling as any on this night.

Stella Donnelly plays the Sydney Opera House's Utzon Room on May 29.

Conservative Coalition MPs emboldened by strong support from religious voters at the election are pushing the Morrison government for more radical and far-reaching religious freedom provisions in forthcoming laws.

Former deputy prime minister Barnaby Joyce wants laws to exempt religious beliefs from employment contracts – in effect giving legal protection to views such as those expressed on social media by rugby star Israel Folau that gay people and fornicators will go to hell.

"You can't bring people's faith beliefs into a contract," Mr Joyce said. "Your own views on who god is, where god is or whether there's a god should remain your own personal views and not part of any contractual obligation."

Attorney-General Christian Porter is expected to present a Religious Discrimination Act to the Parliament as soon as July, acting on a pre-election commitment to boost protections for people of faith against discrimination and vilification.

Advertisement

But some Coalition MPs believe the election results – including significant swings away from Labor in highly religious seats – underline the case for bolder reforms to enshrine freedoms other than freedom from discrimination.

Liberal senator Concetta Fierravanti-Wells – who worked extensively with faith leaders to galvanise the support of religious voters before and during the campaign – said the election marked a "new dawn" on religious freedom.

She called for a standalone Religious Freedom Act that would give greater legal heft to the demands set out by church leaders, Christian schools and other faith-based institutions.

Senator Fierravanti-Wells also said the government need not await the findings of a review being undertaken by the Australian Law Reform Commission into exemptions to anti-discrimination laws currently enjoyed by religious schools.

"Whilst the ALRC is not due to report until [April] 2020, given its diverse and broad terms of reference, I believe that the recent election has reinforced the need for more immediate legislative action," she told The Sydney Morning Herald and The Age.

Click Here:

"This is vitally important to not only address our concerns but afford protection against these constant incursions from Labor, the Greens and their acolytes. It's a new dawn on this issue."

Senator Fierravanti-Wells – who voted against marriage equality when it was legalised in 2017 – said the election results "had their antecedents in the same-sex marriage debate", noting large swings to the government in culturally diverse seats around western Sydney.

Banks, Blaxland, Fowler and McMahon, which voted "no" to same-sex marriage, all posted swings to the Coalition above 3 per cent – although so did many electorates that voted "yes".

Loading

Mr Joyce, a former Nationals leader, said Folau's sacking "got a lot of people annoyed" during the election campaign.

"People were a little bit shocked that someone could lose their job because of what they believe," he said. "It made everyone feel a bit awkward and uneasy."

Mr Joyce said he would argue within the Coalition that any religious freedom law should include clauses to prevent employers crafting contracts that could penalise people for their religious beliefs.

"That would be my input – but whether it's what other people's views are, I don't know," he said.

Such a law should not necessarily be nicknamed "Folau's Law" because it would give the sacked rugby player credit for a law that "should be designed for everybody", Mr Joyce said.

Folau has said he is considering his legal options in response to his termination.

Late last year, in response to former attorney-general Philip Ruddock's review, Mr Porter pledged to introduce a Religious Discrimination Act and appoint a religious freedom commissioner to the Australian Human Rights Commission.

On Wednesday he said religious freedom was a "key issue" in the election campaign due to "enormous concern" about Labor's plans on the issue, and indicated legislation would be a priority when Parliament resumes at the start of July.

New Labor leader Anthony Albanese acknowledged his party needed to show greater "respect" to religious views after frontbenchers Chris Bowen and Tony Burke publicly lamented that people of faith had lost trust in Labor and progressive politics.

Liberal senator Eric Abetz said the Coalition owed Rugby Australia "a bit of gratitude … because their ham-fisted approach to Israel Folau clearly elevated the issue and concerned many, many people".

He agreed with Senator Fierravanti-Wells on the need for positively-framed legislation to establish religious freedoms but said it should be broader and encompass free speech.

"Freedom of religion is a subset of freedom of speech, and freedom of speech is the more important and overarching issue," he said.

PNG Parliament elects new prime minister

May 30, 2019 | News | No Comments

Papua New Guinea's Parliament has elected James Marape as new prime minister after outgoing leader Peter O'Neill resigned following weeks of political turmoil sparked by natural resources deals.

Marape, who quit as finance minister in April over a gas deal with France's Total he called too generous to the oil major, was the front-runner sources said ahead of the vote.

Political instability is not unusual in the poverty-stricken but resource-rich country, but Marape's defection from the government earlier tapped into growing concern over governance and resource benefits not reaching the poor.

Those concerns ultimately led to O’Neill’s official resignation on Wednesday.

Advertisement

Marape and his allies have indicated that April's agreement, which allows Total, Oil Search and ExxonMobil to begin work on a $US13 billion ($19 billion) plan to double gas exports, could be reviewed.

"Agreements and resources laws will be relooked at as a matter of priority," Philip Undialu, a lawmaker aligned with Marape, told Reuters by text from the Grand Papua Hotel where his supporters are based.

"It's going to be a fair deal not necessarily radical," he said.

Undialu said he believed Marape could command the backing of 79 members of Parliament, a clear majority. Counting was still under way.

Marape told Papua New Guinea's National newspaper two weeks ago, in reference to the April deal, that "something is wrong somewhere when the government is not unlocking … resources for our people".

Loading

"We have a government that wants to save the interests of corporate giants," he said.

Opposition leader Patrick Pruaitch was another possible replacement and, in a Parliament with few ideological divides, any number of other contenders could have emerged.

More to come

Reuters 

Click Here:

A 74-year-old man has been charged over the sexual abuse of a teenage boy that allegedly occurred while both worked at Sydney's Central Station in the 1970s.

Police set up a strike force in January 2018 to investigate reports a 16-year-old boy had been sexually abused by a man known to him in the 1970s.

Following extensive investigations, a 74-year-old man was arrested at a home in Chatswood in Sydney's northern suburbs on Wednesday.

He was taken to Chatswood Police Station and charged with seven counts of indecent assault.

Click Here: Advertisement

Police will allege the man sexually abused the boy on numerous occasions while they both worked as staff at Central Railway Station between 1973 and 1975.

The man was the boy's supervisor, police said in a statement.

He was refused bail and is expected to appear at Manly Local Court on Thursday.

Investigations into the alleged abuse continue, and detectives have urged anyone with information that may assist them to come forward.

Child Abuse and Sex Crimes Squad Commander, Detective Superintendent John Kerlatec, also urged anyone who had been the victim of abuse to come forward, even if it occurred a long ago.

"We want the community to know that any victim of child sexual abuse – whatever the circumstances and no matter when it occurred – is encouraged to report it to police so perpetrators can be brought to justice," Superintendent Kerlatec said.

"Our priority will always be the health and wellbeing of victims, but it’s only when police know it is occurring that we can help someone put an end to the abuse and bring justice for a victim," he said.